«L’incendio è partito da una stanza vuota, i miei amici stanno tutti bene», ci dice un giovane calciatore, accompagnato dal padre, che incontriamo fuori dal Viola Park mentre dentro, il direttore generale Alessandro Ferrari, l’architetto e progettista Marco Casamonti, in contatto con il costruttore pratese Giovanni Nigro, stanno osservando da fuori ciò che ha lasciato il fuoco. Il giovane calciatore non è italiano, come tanti compagni ha una camera nel “padiglione C” ma quando è divampato l’incendio non c’era. «Questa notte ho dormito in albergo perché la mia famiglia è venuta a trovarmi. Vorrei prendere le mie cose ma adesso non si può entrare».
L’ingresso, ieri mattina, è stato off limit per tutti i non addetti ai lavori. Da fuori, oltre al danno lasciato dal fuoco nella stanza epicentro del rogo, si vede anche che l’area è stata completamente delimitata. La Fiorentina ha commentato l’accaduto con una sua nota. «Acf Fiorentina informa che nella nottata un incendio, le cui cause sono ancora da chiarire, è divampato all’interno di una camera del padiglione dedicato al settore giovanile del “Rocco B.Commisso” Viola Park.
Il sistema d’allarme, le procedure di emergenza e la preparazione del personale presente hanno garantito rapidamente l’evacuazione della struttura. Alcune persone sono state condotte per accertamenti in ospedale e accompagnate dai nostri sanitari sono già state dimesse e in buone condizioni. La zona del padiglione colpita dell’incendio è stata, al momento, isolata e messa in sicurezza». I carabinieri della stazione di Bagno a Ripoli, che rientrano nella competenza della compagnia Oltrarno guidata dal maggiore Federico Minicucci, fanno ancora avanti e indietro. Dopo il gran lavoro della notte, anche i vigili del fuoco necessitano di ulteriori accessi.
L’attività finirà in una relazione che sarà consegnata in procura al pubblico ministero di turno, Lorenzo Boscagli, che valuterà il da farsi. L’ipotesi che prende corpo è quella di una disattenzione. Che poteva avere comunque effetti assai più drammatici. «Non mi ero ancora addormentato perché qui alla palestra c’era una partita di basket ed è finita molto tardi – racconta un residente che abita dall’altra parte della strada e si è fermato a vedere i danni -. Intorno alle due sono iniziati ad arrivare i vigili del fuoco, erano tantissimi». Lo scrive La Nazione.