La Fiorentina spreca un’importante occasione per rilanciarsi, cadendo al 94′ contro il Verona con il gol di Bernede. Dopo le sconfitte di Lazio, Bologna e Milan, i viola avrebbero potuto avvicinarsi alla zona Champions, ma hanno mostrato ancora una volta un gioco lento e privo di idee. La squadra di Palladino non è riuscita a imporsi contro un avversario che non vinceva in casa dal 3 novembre e ha concesso troppo, subendo una sconfitta che complica ulteriormente la classifica.
Palladino, pur restando sesto, è sotto pressione. Per adesso non è in discussione: il gioco latita, l’attacco dipende troppo da Kean e i nuovi acquisti faticano a integrarsi. Il Verona ha saputo sfruttare le difficoltà viola e ha creduto nella vittoria più degli avversari, mentre la Fiorentina continua il suo preoccupante declino. Dal primo dicembre ha perso sette delle ultime dodici partite, con un rendimento in calo di 12 punti rispetto al girone d’andata. Il rischio ora è non solo peggiorare il bottino dello scorso anno, ma anche mettere a rischio la panchina dell’allenatore, incapace finora di dare una nuova identità alla squadra.
L’atmosfera è tesa e le scuse di Palladino non bastano a placare la delusione dei tifosi, che hanno contestato la squadra a fine gara. Il modulo non è stato adattato alla rosa attuale, il centrocampo non funziona e giocatori come Beltran e Zaniolo sono irriconoscibili. Con un calendario difficile all’orizzonte e il sogno Champions sempre più lontano, la Fiorentina rischia di chiudere la stagione senza obiettivi concreti, dopo essere stata persino vicina alla vetta della classifica. Lo scrive il Corriere Fiorentino.