9 Ottobre 2025 · Ultimo aggiornamento: 09:50

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
“Di meglio non ce n’è”, Pradè ha così difeso Kean da chi storceva la bocca dopo il suo acquisto 

Firenze, Stadio Artemio Franchi, 27.10.2024, Fiorentina-Roma, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

“Di meglio non ce n’è”, Pradè ha così difeso Kean da chi storceva la bocca dopo il suo acquisto 

Redazione

29 Ottobre · 09:29

Aggiornamento: 29 Ottobre 2024 · 09:29

Condividi:

Oggi Kean è il centravanti della Fiorentina e della Nazionale, una pepita da coccolare

L’incedere è stanco dopo l’ennesima battaglia. Ma dentro Moise Kean ha ancora l’adrenalina della partita. «Come sta la caviglia? Cammino, quindi bene. Poi abbiamo vinto…». Nella pancia del Franchi la mezzanotte è vicina. E’ quasi lunedì. La Fiorentina ha schiantato la Roma per 5-1 e mentre i colleghi romani cercano di capire se Juric sia stato o meno esonerato, in sala stampa si presenta proprio Moise. La caviglia è fasciata stretta, si è tolto gli scarpini e gira per lo stadio in ciabatte. Quel bendaggio bianco è il frutto del lavoro dei fisioterapisti, preziosi nel mandarlo in campo a tempo di record. 

«Menomale che non doveva giocare…», sussurra qualcuno arrivato dalla Capitale. In realtà ha da poco segnato il sesto e settimo gol della sua stagione. Il primo, a incrociare di sinistro, è una rarità. Il secondo è da centravanti vero a chiudere l’azione sul secondo palo. In mezzo la solita partita enorme per sacrificio, lotta e generosità. Sì, perché il pallone del rigore era suo. Gli spettava di diritto vista l’assenza di Gudmundsson. Non ci ha pensato un istante ad accontentare Beltran. Una pacca d’incoraggiamento prima di consegnargli il pallone che sarebbe poi valso il raddoppio. Sintomo di maturità. Di crescita anche individuale e caratteriale. Davanti al microfono della sala stampa parla poco ma affonda come una lama nel burro. «Mi hanno sempre sottovalutato troppo. Questa adesso è la mia forza». 

Detto con gli occhi di chi adesso tira dritto come un treno per la sua strada, che per fortuna lo ha portato a Firenze. «Mi aspettavo un rendimento così. Quando trovi un posto come questo, una squadra solida e un posto dove tutti ti vogliono bene è difficile fare male». Punto centrato. Perché realmente Moise è stato accolto al meglio dalla città fin dai suoi primi giorni viola, in barba a un passato bianconero che adesso conta niente. La Fiorentina attuale non c’era. E’ stato il primo tassello messo da Daniele Pradè, convintissimo in quel periodo di puntare sull’attaccante in uscita dalla Juventus. Il ds viola è stato il primo a crederci fortemente. A chi gli chiedeva conto dell’operazione ripeteva che di meglio non poteva trovare. In tanti all’inizio hanno storto la bocca pensando che fosse solo l’alternativa a un ipotetico titolare mai arrivato, poi hanno capito che forse aveva ragione. 

Anche perché l’altro motore ha spinto a pieni giri fin da subito. Riferimento a mister Palladino. I due si piacciono, lo avrebbe voluto lo scorso gennaio nel suo Monza. Non se ne fece niente, ma la promessa di lavorare insieme allettava entrambi. Oggi Kean è il centravanti della Fiorentina e della Nazionale. Una pepita da coccolare e godersi in campionato e in Europa. A ritmo di Griddy, ovviamente. Lo scrive La Nazione. 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Testata giornalistica | Autorizzazione Tribunale di Firenze n.6004 del 03/11/2015
Edimedia editore | Proprietario: Flavio Ognissanti | P. IVA: IT04217880717
CHI SIAMO

© Copyright 2020 - 2025 | Designed and developed by Kobold Studio