Scrive il Corriere Fiorentino, quattro schiaffoni. Mettiamola così: meglio picchiare subito una bella «musata», giusto per capire che per dimostrare di essere davvero più forti di prima c’è ancora tanto da pedalare. Una sconfitta pesante nel punteggio, quella di ieri con l’Inter, ma non solo. Una dimostrazione di manifesta inferiorità che se da una parte nessuno dotato di buon senso poteva mettere in dubbio, ha però reso evidenti alcuni limiti che saranno sicuramente «limati» e corretti nel tempo, ma che ora come ora pesano come macigni.
Il fiato corto a centrocampo, per esempio, e una leggerezza fisica che almeno contro certi avversari e se tutti non girano a pieno regime, diventa insostenibile. Se poi ci si aggiunge lo sforzo sostenuto soltanto tre giorni prima, ecco spiegato il tracollo. Anche perché, rispetto alla gara di giovedì col Rapid, son stati soltanto due i cambi. Christensen per Terracciano, e Beltran per Nzola. Stop.