Ai microfoni di Lady Radio, l’ex calciatore Fabio Bazzani ha così parlato della Fiorentina: “Per Italiano è stato necessario un adattamento al doppio impegno e alle dinamiche europee. Differenti preparazioni della gara e la necessità di dovere gestire di più e allenare inevitabilmente di meno. La squadra è rimasta in ritardo in campionato in virtù dell’impegno in Conference ma ora si è adattata bene. Si tratta di una competizione europea che non sarà di primo livello come l’Europa League, ma è probante. C’è da fare i complimenti al gruppo che sta dando buoni segnali ed è in ripresa. Cabral? Difficile per uno straniero adattarsi. In Italia tatticamente si tolgono tanti spazi agli attaccanti, è necessario un apprendistato per capire come giocare. La tattica toglie qualcosa allo spettacolo in serie A, però se la si analizza c’è un’organizzazione maggiore che negli altri campionato. L’attaccante deve fronteggiare difese difficili da superare rispetto all’estero. La punta fatica anche se individualmente potrebbe essere superiore al diretto avversario. Nè Cabral nè jovic potevano essere quelli degli inizi, si stanno ritrovando e stanno segnando di più”.
Conclude Bazzani: “Jovic è Flachi, io mi sento più Cabral per caratteristiche. Jovic deve alzare la media realizzativa e la cattiveria in area di rigore. Gli piace venire fuori a giocare ma deve ricordarsi di essere feroce e segnare anche gol sporchi. Cabral è più fisico, strutturato, può dominare in area di rigore e crescere con la continuità. Per la struttura che ha bisogno di ritmo, di star bene e giocare con frequenza, fatica se entra e esce dal campo”.
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