
La banda Italiano deve puntare tutto su quei trofei, per non veder bollata la stagione con il cartello «fallimento». La storia è nota. Dopo il settimo posto della stagione scorsa e la conquista dell’Europa dopo tanti anni, il club di Commisso voleva fare il salto di qualità e per questo ha condotto una campagna acquisti piuttosto poderosa e onerosa: Jovic, Dodo, Mandragora, Gollini e il colpo finale chiamato Barak. Ma parecchio è andato storto e la Viola, anche a causa di infortuni seri (Nico Gonzalez fuori a lungo, Sottil ancora ai box, ecc.) non è mai decollata, anzi. Ha fatto fatica a qualificarsi anche per il playoff di Conference nonostante un girone più che abbordabile, mentre in campionato andava a singhiozzo, con il serio problema di fare gol, perché Jovic il meglio lo ha dato in Europa, dove è capocannoniere del torneo con 6 reti.
Rispetto alla stagione scorsa nella stessa giornata, i numeri sono impietosi: da settima a quattordicesima (toh, come due stagioni prima), 25 punti contro 36(-11,solo il Verona con 16 ha fatto peggio), 24 gol segnati contro 41. E il 2023, il post Qatar, è un disastro: una sola vittoria, col Sassuolo, poi due punti nelle ultime 6 partite, frutto dei pareggi con Lazio e Empoli. E appena 3 gol segnati. Una situazione che ha fatto dire a Italiano: «Guardiamo avanti ma anche indietro». Lo scrive La Gazzetta dello Sport.