
L’1-1 (più che giusto) con cui si è chiusa la sfida del Franchi ha raccontato in definitiva proprio questo: che la Fiorentina, al netto dei carichi di lavoro di dicembre, è un po’ la copia sbiadita della squadra che ha balbettato per gran parte della prima fase di stagione con gli stessi pregi (larghi tratti di bel gioco e aggressività) ma anche i medesimi difetti (poca lucidità nel concretizzare le occasioni create e fianco spesso scoperto per l’avversario). E che il Monza, al cospetto delle big, è anche capace di piccole imprese (per Palladino è stata la prima X sulla panchina dei brianzoli).
Ma chi, tra le due, mastica più amaro è certo la formazione di Italiano che a fronte del doppio dei tiri in porta dei biancorossi (6-3) non è stata in grado di andare oltre lo splendido gol di Cabral al 19’, forse – insieme all’esordio da titolare in A del classe 2002 Bianco, autore di una prova discreta – l’unica nota lieta di una serata da archiviare. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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