
Adesso c’è il report medico sull’infortunio di Nico Gonzalez, dopo le notizie in arrivo giovedì dal ritiro dell’Argentina che di fatto hanno impedito all’esterno viola di partecipare al Mondiale in Qatar. E non sono buone nemmeno per la Fiorentina e per Vincenzo Italiano, perché non si tratta di una cosa di poco conto e pur mancando un mese e mezzo esatto al nuovo inizio del campionato, è presumibile che gli effetti si possano far sentire almeno fino alla ripresa. Intanto, il club viola ha riassunto i fatti con una nota da contestualizzare al venerdì appena trascorso.
I tempi di recupero, adesso: se la prima diagnosi dovesse essere confermata, il rientro effettivo per una lesione muscolare di secondo grado è nell’ordine dei 30- 40 giorni e, quindi, è concreta l’ipotesi di una rincorsa verso il possibile ritorno in campo per Fiorentina-Monza (4 gennaio). Quel campo che Gonzalez in questa stagione ha “visto” soltanto in dieci delle ventitré occasioni (per appena 390 minuti disputati) in cui la squadra di Italiano è stata finora impegnata tra Serie A e Conference League. Quindi, da subito, l’attenzione sarà tutta rivolta a capire quale linea adotterà la società di Commisso con Gonzalez.
Sì cercherà di tutelare un patrimonio economico e tecnico riposizionandolo centrale a infortunio risolto alla causa viola per gli impegni su tre fronti da gennaio in avanti, oppure sarà scelta la strada della cessione facendo prevalere il disappunto per il comporta- mento imputato all’attaccante argentino e ben evidenziato dalle dichiarazioni di Barone («Ci sono giocatori presenti fisicamente, ma mentalmente già al Mondiale») e Italiano («Se qualcuno non si sente di dare alla squadra un supporto al 100 per cento a livello mentale è come se fosse infortunato») pre e post Milan-Fiorentina? Lo scrive il Corriere dello Sport.