
«Sempre al tuo fianco. Forza Caudillo». Le parole della Fiorentina – espresse attraverso il profilo ufficiale di Twitter nella tarda mattinata di ieri – avevano sicuramente trovato riscontro e consenso fra i tifosi viola, perché dal Sudamerica si erano diffuse notizie preoccupanti sullo stato di salute di Daniel Passarella, protagonista in ma- glia viola dal 1982 al 1986 con ben 26 gol in 102 partite di Serie A. Tutto nasce dal racconto fatto da un quotidiano argentino nella versione online secondo cui il campione di Chacabuco (69 anni compiuti lo scorso 25 maggio) sarebbe affetto dal morbo di Parkinson e dal morbo di Alzheimer, malattie neurodegenerative che gli provocherebbero difficoltà sempre più invalidanti a livello cognitivo e motorio, al punto da impedirgli di uscire di casa, se non molto raramente e sempre accompagnato, essendo alto il rischio di perdere temporaneamente la memoria o l’orientamento spazio-tempo.
Nella prima serata italiana, complice il fuso orario, la portata negativa di quanto emerso è stata ridimensionata dalla moglie e dal figlio di Passarella con un comunicato in cui intanto viene smentito che Daniel soffra di una patologia riconducibile a forme neurodegenerative, quindi sempre nella nota si specifica che: «Daniel sta attraversando un momento di tristezza, con segnali di depressione, per i postumi della pandemia. Il fatto di essere stato lontano dai suoi amici e lontano dalle sue attività abituali, insieme alla sordità che ha contribuito a isolarlo, hanno peggiorato il suo stato d’animo». Lo scrive il Corriere dello Sport.
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