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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Nazione scrive: “Fiorentina colpita, affondata ed umiliata, prende 4 schiaffi in casa”

Rassegna Stampa

Nazione scrive: “Fiorentina colpita, affondata ed umiliata, prende 4 schiaffi in casa”

Redazione

28 Aprile · 09:44

Aggiornamento: 28 Aprile 2022 · 09:44

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Tifosi della Fiorentina

Umiliata, prima ancora che colpita e affondata. Il quinto posto? Quale quinto posto? E poi l’Europa che dopo i quattro schiaffi rimediati nella gara di recupero con l’Udinese, è iniziata a sfumare dall’orizzonte della Fiorentina. Così, dopo l’eliminazione dalla coppa Italia, la figuraccia di Salerno e il tonfo di ieri, viene da chiedersi che cosa possa essere successo alla Fiorentina. Nella Fiorentina. E dove è andata a finire quella squadra che fino a una decina di giorni fa giocava, divertiva, vinceva e sognava. Tutto finito, almeno fino alle prossime riprove quando la squadra di Italiano cercherà di usare per riemerge da questo incubo. Le sorprese abbondano nella formazione, Igor ‘paga’ la prestazione di Salerno (dentro Quarta) ma è sulla mediana che Italiano fa la rivoluzione. Ci sono Bonaventura e soprattutto Torreira, fino a 24 ore prima in infermeria. In attacco spazio a Sottil con Ikonè e Saponara in panchina.

La squadra viola inizia la partita con un ritmo leggero, l’Udinese no. Spinge sulle corsie, sta bene fisicamente, mentre la Fiorentina, escluso un lampo (comunque non pericoloso) di Piatek, va sotto al minuto numero 11. Gol di Marì che piazza un pallone su cui sbagliano un po’ tutti: Odriozola, Milenkovic e Terracciano. Il colpo è basso, bassissimo. Italiano si accende in panchina e la squadra, anche senza essere mai realmente pericolosa, cerca di reagire. Ma non basta. L’Udinese ci crede di più e al 35’ (ma perché non coprire la ripartenza su calcio di punizione a metà campo dopo il fallo di Milenkovic?) ecco il raddoppio di Deulofeu. La partita viola si trasforma in incubo e il primo tempo si chiude con una deviazione di Odriozola da due passi, ma Silvestri c’è. Suona l’allarme e Italiano prova a ‘rileggere’ la partita con tre sostituzioni: via Piatek (tocca a Cabral); fuori anche Milenkovic e Bonaventura per Igor e Maleh. Si riparte così con una bella galoppata di Sottil e una deviazione di testa di Cabral sul fondo per una manciata di centimetri.

E’ il momento obiettivamente più favorevole per i viola. Da annotare una carambola davanti a Silvestri con conclusioni di Torreira, Cabral e ancora Torreira. Quindi si scorre al 57’: Cabral fa sponda per Maleh, conclusione di potenza con Silvestri bravo a ribattere. E’ in scena un mini assedio viola, raffica di calci d’angolo, ma il risultato non cambia. Così si risveglia l’Udinese. Molina, troppo egoista, non vede Deulofeu e spreca in contropiede, quindi Becao calcia male da buona posizione. C’è poi un palo colpito da Udogie. E al 91’ ecco il terzo schiaffo di una serata orribile: Walace vola verso Terracciano calcia, deviazione maligna di Igor e 3-0 bianconero. Finita? No. L’Udinese non si ferma e fa quattro con Udogie. L’Europa viola torna lontana. Molto lontana. Lo scrive La Nazione.

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