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Cabral ha due problemi da risolvere: uno fisico ed uno dipende da cosa gli chiede Italiano

Arthur Cabral

Rassegna Stampa

Cabral ha due problemi da risolvere: uno fisico ed uno dipende da cosa gli chiede Italiano

Redazione

28 Marzo · 10:49

Aggiornamento: 28 Marzo 2022 · 10:49

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Firenze, stadio A.Franchi, 06.03.2021, Fiorentina-Verona, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Molta è la curiosità intorno a Cabral, arrivato a Firenze in compagnia di un promettente numero di gol segnati in Svizzera (65 in 106 partite) ma ancora in fase di rodaggio a Firenze (76 minuti da titolare contro la Lazio, poi parecchia panchina). Bilancio: una rete segnata contro il Sassuolo, una immaginata contro il Bologna e volata via per il blitz di Torreira. Poi poco altro.Molta è la curiosità intorno a Cabral perché l’investimento è stato alto (15 milioni) e la Fiorentina l’ha scelto a stretto giro di posta dopo la cessione di Vlahovic: un’accoppiata material/sentimentale che non sembra aver pesato sulla tranquillità del giocatore, sostenuto da uno spirito carioca attrezzato per superare le avversità.

Qual è allora il problema? Ce ne sono principalmente due: uno fisico, perché l’intensità di gioco in Italia è moltiplicata rispetto alla Svizzera, l’altro legato a quello che Italiano chiede al centravanti all’interno del 4-3-3. Breve parentesi su questo tema: il sistema di gioco non subirà variazioni, né aggiustamenti, per due motivi: 1) Gli automatismi sono stati memorizzati dall’inizio della stagione e la squadra ha acquisito più maturità e conoscenze per gestire le situazioni di gioco; 2) Con questa impostazione la Fiorentina riesce a costruire molte occasioni da gol, anche se poi lo spreco è superiore all’energia necessaria per arrivare davanti al portiere (ma questo è un altro problema).

Molta è ovviamente la pressione sugli esterni di attacco lontani – lontanissimi – da poter essere scambiati per killer di fronte alla porta, anche se Italiano durante gli allenamenti non insiste mai sul concetto dei pochi gol segnati dal reparto: l’importante – dice in sostanza – è arrivare in buona posizione per tirare, i gol prima o poi arriveranno.Si spera più prima che poi, considerato lo sprint che la Fiorentina si sta preparando ad affrontare con l’obiettivo di entrare in Europa, mentre nel caso di Cabral la missione è quella di inserirlo in modo da poter essere decisivo – niente comparsate – dentro e fuori area. Il discorso sarebbe completamente diverso se il giocatore fosse arrivato la scorsa estate: con una cinquantina di allenamenti nelle gambe prima delle partite vere, il rendimento sarebbe stato sicuramente diverso; il problema ora è che ogni match è decisivo, o quasi, all’interno di un ingorgo che porta verso la qualificazione in Europa e non c’è la possibilità di aspettare. Lo scrive La Nazione.

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