Sulla scelta di aver realizzato una copertura rettangolare, anziché rispettare la forma a ’D’ del disegno originario, l’architetto David Hirsch fornisce tutte le spiegazioni. «La forma a ‘D’ derivava dalla presenza della pista di atletica – dice – La copertura rettangolare è stata scelta per ridare maggiore forza all’idea di uno stadio di calcio: il campo di gioco è rettangolare. Ci sembrava anche che fosse di assoluto rispetto del paesaggio e del disegno». Ogni progetto ha la sua complessità, spiega Hirsch. «Naturalmente confrontarci con l’edificio di Nervi significa confrontarsi con un maestro dell’architettura, per noi è una grande sfida e un grande onore. Arup ha però una storia di progetti, abbiamo le competenze tecniche e la sensibilità per affrontarla con serenità».
«La grande sfida è stata trovare un segno che rispettasse l’immagine dell’edificio e proiettarlo nel futuro. Abbiamo provato a inserire elementi e funzioni che garantissero una efficienza dello stadio e renderlo moderno. Parleremo con il comune, la soprintendenza e la città».Perché si Firenze al mondo ce n’è una sola, dice l’architetto. «Abbiamo cercato di dimostrare il dialogo con Nervi e le sue strutture, quindi essere molto rispettosi e meno invasivi possibili», spiega Hirsch. Tra le novità la copertura totale «fotovoltaica, che produce energia e la restituisce al resto del quartiere. Le tribune poi si avvicinano al campo. C’è una continuità tra nuovo e vecchio» Lo scrive La Nazione.
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