“Pradè mi chiamò due anni fa – ha detto Dario Dainelli, ex dirigente della Fiorentina a RTV38 – ed ho anche messo da parte la mia famiglia. Non ho pensato molto a quello che stavo facendo spinto dall’entusiasmo di tornare a Firenze. Il mio addio? Ero partito con entusiasmo e non avevo valutato molto il mio ruolo ma ad un certo punto non sapevo nemmeno io che costa stavo facendo. Quando mi hanno proposto il ruolo nel settore giovanile mi sono detto che volevo ripartire con la giusta rabbia. Che cosa non rifarei? La guida tecnica va scelta bene”.
Prandelli: “Ribery è stato determinante per la crescita di Vlahovic, può fare bene alla Salernitana”