“Tianjin Quanjian-Kalinic, si va avanti, nonostante i paletti del governo e quel documento dell’Amministrazione Generale dello Sport che punta il dito contro le spese folli del mercato cinese. La squadra di Cannavaro, però, insiste e chissà che Kalinic non possa essere una delle ultime spese folli del mercato cinese”.
Così ha riportato pochi minuti fa l’autorevole Gianluca Di Marzio, uno degli esperti di calciomercato che sta seguendo attentamente la trattativa tra la Fiorentina e il Tianjin Quanjian. L’ultimo aggiornamento parlava di una proposta di contratto da 12 milioni di euro all’anno per il centravanti viola e circa 45 milioni per la Fiorentina. Un’offerta assai ricca, che la società gigliata sta valutando proprio in queste ore. La risposta, però, dovrà arrivare entro martedì, così fanno sapere dalla Cina. L’ultimatum è netto, al di là di una certa data, niente sarà più possibile.
Intanto, come è naturale che sia, in città l’argomento tiene banco in quasi tutte le discussioni degli appassionati di calcio e Fiorentina. Come rispondere al Tianjin Quanjian? Le posizioni, sostanzialmente, sono due. Una parte di tifosi cederebbe Kalinic, dal momento che, secondo loro, il calciatore ha raggiunto il massimo valore di mercato. Ai sostenitori della cessione del croato si oppongono quelli che, invece, rifiuterebbero l’offerta cinese. C’è, infatti, chi reputa Kalinic un giocatore fondamentale, che rispetta la maglia, senza il quale sarebbe difficile disputare un campionato di buon livello, ma c’è anche chi, al di là dei discorsi puramente tecnici o romantici, pragmaticamente si interroga su come sarebbero riutilizzati i soldi ricavati dalla vendita di Kalinic.
Se, infatti, i tifosi viola fossero sicuri che tutti i 45 milioni verrebbero reinvestiti entro settembre 2017, difficilmente si opporrebbero all’ipotetica cessione dell’attaccante gigliato. Troppo alta la posta in palio per un attaccante che ha fatto vedere buone cose, ma che, probabilmente, il prossimo anno non potrebbe più essere venduto ad una cifra così importante. La verità è che a Firenze in molti temono che la Fiorentina non riuscirebbe a riutilizzare l’enorme incasso. Come già accaduto per Alonso, questa volta la paura ha generato grande prudenza nei tifosi che, al momento, aspettano solamente ulteriori sviluppi.
Tommaso Fragassi