Federico Guidi, allenatore della formazione Primavera della Fiorentina, ha commentato il pareggio ottenuto in rimonta dai suoi nella semifinale contro l’Entella: “Sapevamo che avremmo affrontato una squadra forte, capace di passare il turno a Torino e seconda nel proprio campionato con nove reti subite. A peggiorarla c’ha pensato il meteo: il campo ghiacciato ha messo in difficoltà i ventidue calciatori. È stata una gara vissuta su agonismo ed episodi. Oggi abbiamo commesso anche tanti errori e nel secondo tempo ci siamo allungati, e la squadra era spaccata in due, tutti errori che non facevamo e sui quali torneremo subito a lavorare in vista della vera finale che sarà il 25 a Chiavari dove servirà la miglior Fiorentina. Il gruppo e la voglia di soffrire e crederci ci sono. Nelle tante difficoltà abbiamo recuperato due volte, quindi sulla mentalità ci siamo“.
Prosegue sul diverbio con l’allenatore dell’Entella: “Lui si può legare al dito ciò che gli pare. Ha mancato di rispetto a tutti, società e terna arbitrale. Non so come abbia fatto a restare in campo: ha detto parole pesanti, e sputato. Non so con quale etica lui possa spiegare il futuro ai giovani che sta allenando”.
Prosegue sull’impiego di Caso, entrato a gara in corso: “Purtroppo è stato operato al setto nasale e questo gli ha impedito di svolgere il programma di allenamenti delle vacanze. Si è allenato poco con il gruppo ed oggi quindi è dovuto subentrare. Ma lui, quando gli spazi si aprono, è devastante. Si tratta di un giocatore sul quale puntiamo molto”.
Spende alcune parole anche sulle decisioni arbitrali, definendo l’operato del direttore di gara: “Equo e giusto”.
Conclude sulle convocazioni in nazionale dei giovani prodotti del vivavio viola: “Se tanti nostri giovani vengono convocati in nazionale significa che stiamo lavorando bene, riuscendo a migliorare i singoli che vengono chiamati nelle varie nazionali giovanili. Vuol dire che abbiamo potenzialità da prima squadra per il prossimo futuro“.