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Amrabat, il guerriero fortemente voluto da Commisso: si studia la viola del futuro

Rassegna Stampa

Amrabat, il guerriero fortemente voluto da Commisso: si studia la viola del futuro

Redazione

1 Aprile · 11:39

Aggiornamento: 1 Aprile 2020 · 11:39

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È il gran colpo viola, il giocatore che, con Castrovilli, dovrebbe far diventare… “stereofonico” il centrocampo della Fiorentina. I due polmoni della futura squadra di Rocco Commisso, il secondo «diavolo» del gioco d’attacco, l’altro capace di aiutare la squadra a spostarsi velocemente sul campo avversario. È Sofyan Amrabat, marocchino con cittadinanza olandese, centrocampista acquistato a gennaio per quasi venti milioni di euro, il colpo riuscito solo a condizione di lasciarlo fino a fine stagione a Verona.

Un giocatore proprio come voleva il patron, un…assaltatore, così come è capace di fare appunto anche Castrovilli. La coppia a lungo sognata finalmente sarà assemblata. Sofyan, piede preferito il destro, ha iniziato a giocare nel settore giovanile dell’Utrecht, le prime chiamate con la nazionale giovanile Under 15 sono arrivate con l’Olanda, ma poi ha scelto di giocare per il Marocco, il Paese natale dei genitori.

Nei suoi primi anni di carriera riesce a vincere con la Primavera dell’Utrecht il campionato nel 2016, un titolo giovanile che lo proietta nell’Eredivisie professionistica. Con la maglia del Feyenoord riesce a sollevare nel 2018 la Supercoppa Olandese, sempre nel 2018 la Coppa d’Olanda e nel 2019 la sua seconda Supercoppa Olandese. Questi successi convincono il Club Bruges a portarlo in Belgio.

Per quanto riguarda le competizioni UEFA, il ragazzo che in pochi mesi ha stregato la Serie A colleziona 3 presenze in Europa League e 8 in Champions League, dove arriva ad affrontare squadre del calibro dell’Atletico Madrid, del Borussia Dortmund e del Manchester City. Il suo unico gol internazionale lo sigla con la maglia del Feyenoord, in Cham, il 26 settembre 2017 nella sconfitta per 3-1 in casa del Napoli.

Poi l’arrivo in Italia, a Verona dove è immediatamente diventato un grande protagonista. Non molla mai, corre, scarta, talvolta rimbalza sull’avversario ma lui non si da mai per vinto, è capace di ripresentarsi per riconquistare il pallone. Una scorza da guerriero.

È questo che ha immediatamente conquistato il presidente Commisso che nel suo ricordo giovanile di calciatore ha nel cuore proprio i guerrieri, quelli che si rialzano sempre.

Lo riporta Il Corriere dello Sport.

 

 

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