Sul Corriere Fiorentino in edicola oggi, troviamo un’interessante intervista a Jordan Veretout. Questi i principali passaggi:
Dura restare fuori? “Durissima. Guardare i compagni dalla tribuna mi ha dato fastidio, anche perché ormai per me sono passati quattro mesi dall’ultima partita ufficiale. Non ne posso più di aspettare. Non vedo l’ora di scendere in campo.”
Se mi piace l’idea di giocare regista? “Moltissimo. Certo ancora devo ancora imparare e dovendo stare un po’ più indietro potrei segnare meno, ma è altrettanto vero che giocando in quella posizione tocco tantissimi palloni e questo mi piace.”
Se sono sorpreso dai gol di Benassi? “Per niente. È un giocatore fondamentale per noi. Ci ha fatto vincere con l’Udinese, e col Chievo ha fatto doppietta. Marco dà un grandissimo contributo sia quando dobbiamo difenderci sia in fase offensiva e tutti noi conosciamo la sua grande attitudine sotto porta. Non a caso è stato convocato in Nazionale.”
Se mi sento pronto per essere un leader della Fiorentina? “Non mi sento un calciatore più importante di altri. Il leader è la squadra, il gruppo. Io cerco di lasciare tutto sul campo, mettendo a disposizione della squadra quello che mi hanno insegnato gli allenatori che ho avuto e portando con me i valori che mi hanno trasmesso i miei genitori e cioè la voglia di non mollare mai, di lottare sempre fino all’ultimo per ottenere un obiettivo. Una cosa deve essere sempre presente nella nostra testa: si può anche perdere, ma mai senza aver lasciato sul campo fino all’ultima goccia di sudore. Davide era un leader vero, aveva qualcosa in più, era diverso. Ora quel ruolo lo ha raccolto Pezzella, ma Davide non è rimpiazzabile. Ogni volta che scendiamo in campo lo facciamo per lui.”
Obiettivo Europa? “Giochiamo a calcio per giocare in Europa. L’anno scorso ci è mancato pochissimo, siamo rimasti molto delusi per esser rimasti fuori. La Fiorentina è una grande squadra e deve stare in Europa.”
La sentenza del Tas? “Ci credevamo, ma così il calcio, inutile negarlo. La verità è che non siamo arrivati abbastanza in alto per meritarci l’Europa, stiamo dando tutto per riuscirci.”
Offerte vicine ai 30 milioni per me? “Non è importante adesso pensare a queste cose. Il mercato ormai è alle spalle, sono un giocatore della Fiorentina e sono molto felice di esserlo.”