Il difensore della Fiorentina, Lorenzo Venuti, ha rilasciato un’intervista su Cronache di Spogliatoio.
Queste le sue dichiarazioni: “Ho sempre tifato Fiorentina. Avevo l’abbonamento in tribuna laterale. La prima volta in cui ho sentito la musica della Champions dal vivo, facevo il raccattapalle e la Fiorentina di mister Prandelli giocava contro il Liverpool. Quando percepisci quelle note, ti cambia del tutto la prospettiva. E io ero solamente un raccattapalle. Ma quando ero a centrocampo per agitare il telone con il logo della Champions League, una scarica di adrenalina mi pervase. Non oso pensare cosa significhi giocare una competizione così importante. La Champions League l’ho fatta pure qualche mese dopo. Il ricordo più bello, è la vittoria con il Bayern anche se non bastò a eliminarlo. Il Bayern Monaco di Franck Ribéry. C’è stato un giorno, da grande, in cui mi sono ritrovato con Prandelli e Ribéry nello stesso spogliatoio. Come avrei potuto immaginarlo 10 anni prima? Mi sono trovato catapultato in un mondo che vedevo come irraggiungibile. Ci ripetevano: “Ragazzi, uno su mille ce la fa” . Ma crescendo cominci a pensare che quell’uno potresti essere tu. Non lo metabolizzi subito. Quando ti fermi a riflettere sotto la doccia pensi: “Cavolo, ne ho fatta tanta di strada” Pensi ai sacrifici, alla gratitudine, al senso d’orgoglio. Ma prima mi sono formato come uomo. Preferisco essere ricordato come Lorenzo, ragazzo dai sani principi e dagli ottimi ideali, che come il Venuti buon giocatore”.
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