Poche occasioni, tanta corsa, ma poca resa. La fotografia perfetta dei primi 45′, con entrambe le squadre a giocarsela con la propria filosofia. I padroni di casa – dopo la prestazione contro il Manchester United – hanno cercato sin da subito di impostare il ritmo desiderato, con l’Udinese a gestire le folate offensive. Gotti però non ha lasciato quasi nulla al caso, il tecnico dell’Udinese ha schierato una formazione solida in fase difensiva e pericolosa sulle ripartenze. Le corsie esterne diventano un fattore determinante nella prima frazione. Le due occasioni più nitide capitano infatti a Molina, forte della marcatura di De Roon: prima il palo, poi una conclusione violenta ma imprecisa fanno tremare i nerazzurri. La squadra di Gasperini, nonostante il pallone tra i piedi, vive sui lampi di Ilicic – suo il palo a pochi minuti dal termine del primo tempo – ma non riesce a far male a Silvestri in nessun modo.
L’Atalanta gestisce il possesso e prova a tenere il pallone da grande squadra, al 56′ Malinovskyi imbuca un gran pallone sul secondo palo superando Silvestri, partito leggermente in ritardo. Da quel momento in poi i nerazzurri non corrono mai pericoli, manca soltanto il colpo del ko che però non arriva. E la legge del gol colpisce ancora: prima Lovato rischia di combinare un pasticcio, Musso salva con un ottimo intervento. In pieno recupero Beto gela il Gewiss Stadium: calcio d’angolo perfetto da parte dei friulani e colpo di testa sotto la Nord. Finisce 1-1, l’Atalanta mastica amaro. Lo riporta TMW
GLI OBIETTIVI DELLA PROPRIETA’ VIOLA DALLE PAROLE DI JOE BARONE
Joe Barone: “Il nostro obiettivo è portare la Fiorentina allo stesso livello di Firenze”