Vincono Astori e Firenze, migliori in campo i tifosi viola e quelli beneventani. Partita non raccontabile, per certi versi dolorosa, piena di gesti, parole, immensi silenzi, striscioni e amore. Un solo fatto tecnico, al minuto 25′, cross di Saponara e colpo di testa di Vitor Hugo ad altezza doppia rispetto a quella dell’ex Venuti. Bellissimo gol, del numero 31, il 13 del capitano allo specchio. Numeri, solo numeri, riporta Il Corriere dello Sport – Stadio. Seconda vittoria consecutiva dei viola al Franchi. Hugo alla presenza stagionale numero 13 è il tredicesimo marcatore dei viola (prima volta in Italia), tredicesimo gol subìto di testa dal Benevento. Cabala: ha segnato alle 13.01. Sempre il numero del capitano. E’ la 184° vittoria nei campionati di Pioli fra A e B: sommate i numeri, ovviamente fa tredici.
Tredici il numero che nel riscaldamento hanno messo sulle spalle tutti i giocatori della Fiorentina, anche chi sarebbe poi andato in panchina. Stadio con i biglietti esauriti (34.381 fra paganti e abbonati), tutti sotto la pioggia, curva strapiena. La Fiesole faceva paura o se preferite commuoveva. La «sciarpata» toglieva il fiato. Tanti striscioni che si aprivano uno dopo l’altro. Pure i tanti tifosi del Benevento sono stati perfettamente sinergici con quelli viola. Il dolore è un collante formidabile e il calcio in questa vicenda ha dato e impartito lezioni. La gara è stata come un’ipotesi in mezzo alla disperazione. Conta l’emozione del cuore della gente. Ecco perché ha vinto Astori, lui ha dato la forza a Hugo, lui ha acceso i fiorentini, lui ha riportato al Franchi i Della Valle, lui ha emozionato pure il Benevento, lui ha colpito tutti al cuore. Complimenti capitano, la vittoria è solo tua. L’ultima immagine sul display, quella di piazza Santa Croce e una sola scritta: «Grazie».