A dodici anni dal Pallone d’Oro 2013, Franck Ribery lancia una stoccata velenosa a Cristiano Ronaldo. Alla vigilia della finale di Nations League, il francese risponde via social alle dichiarazioni del portoghese sul criterio per assegnare il trofeo individuale più ambito. E riapre una ferita mai chiusa.
Franck Ribery non ha dimenticato. E dopo dodici anni torna a colpire Cristiano Ronaldo là dove tutto è cominciato: il Pallone d’Oro del 2013, quello che il francese ritiene gli sia stato scippato. Il teatro dello scontro stavolta è virtuale, ma il colpo arriva forte e chiaro, via Instagram. Il pretesto? Le dichiarazioni di CR7 in conferenza stampa, alla vigilia della finale di Nations League tra Portogallo e Germania.
A chi gli chiedeva un pronostico sul prossimo Pallone d’Oro, Cristiano Ronaldo ha detto senza mezzi termini: “Per me, il Pallone d’Oro dovrebbe essere un giocatore che ha vinto la Champions League. Non posso sceglierne uno solo, ma i candidati sono molti: Lamine Yamal, Kylian Mbappé, Ousmane Dembelé, Vitinha. Ma, come vi ho detto di recente, credo che questo premio abbia perso il suo valore”.
Un’opinione che ha immediatamente riacceso un vecchio rancore. Ribery, che nel 2013 vinse il Triplete con il Bayern Monaco, ha subito replicato sui social con una frase ironica ma tagliente: “Quindi DEVI vincere la Champions League per vincere il Pallone d’Oro?”, accompagnata da una raffica di emoji che ridono.
Per capire il senso della frecciata serve tornare indietro. Nel 2013, Ribéry fu protagonista assoluto di una stagione perfetta con il Bayern: Champions League, Bundesliga e Coppa di Germania, con lui uomo chiave in tutte le competizioni. I pronostici lo davano favorito per il Pallone d’Oro, ma la FIFA decise di prorogare la chiusura delle votazioni dopo gli spareggi per il Mondiale.
In quei playoff, Cristiano Ronaldo trascinò il Portogallo con una tripletta alla Svezia, rubando la scena e i voti. Il risultato finale fu beffardo per il francese: CR7 vinse con il 27,99%, Messi secondo con il 24,72%, Ribery solo terzo col 23,36%. Una scelta che ha lasciato strascichi ancora oggi.
In molti all’epoca denunciarono la modifica del regolamento in corsa come una manovra “ad personam” per favorire Ronaldo. Ribery, che in quella stagione fu simbolo e leader di una squadra dominante, non ha mai digerito il verdetto. E il suo post social è la conferma che quella cicatrice brucia ancora.
Non è la prima volta che l’ex stella francese accenna alla vicenda, ma stavolta la provocazione è diretta, pubblica e chiarissima. E rischia di innescare una nuova miccia tra due leggende che il tempo non ha mai veramente riavvicinato.
Cristiano, dal canto suo, non ha ancora replicato. Alla vigilia della finale di Nations League, si è limitato a parlare con toni distesi di Lamine Yamal: “Sta andando molto bene, si sta godendo il suo talento. Lasciatelo crescere. Togliete la pressione, il talento non gli manca”. Ma quella frase sul Pallone d’Oro – “Deve vincere la Champions” – è bastata per far riesplodere un vecchio caso, mai archiviato da chi lo ha vissuto da protagonista e lo ha perso sul filo di lana.