«Fagiolino quest’anno deve diventare Fagiolone». L’obiettivo fissato da Daniele Pradè a inizio stagione per Nicolò Fagioli appare ancora lontano. Ma, forse, il classe 2001 qualche piccolo passo in avanti sta iniziando a muoverlo. Di certo è di questo avviso Paolo Vanoli, che ha stupito tutti schierandolo a sorpresa titolare nella super sfida con la Juventus a discapito di Nicolussi Caviglia.
«Ci ho parlato e gli ho detto che sono abituato a dare fiducia totale ai miei giocatori, ma deve essere contraccambiata», ha dichiarato il tecnico. Un messaggio chiarissimo per un ragazzo chiamato a un netto cambio di passo rispetto agli ultimi mesi. Contro la sua ex squadra Fagioli è tornato ad occupare il ruolo di regista (una scommessa che Pioli non è riuscito a vincere) lanciando qualche buon segnale. «Si è sacrificato e ha risposto presente — ha detto Vanoli — ma deve imparare a sfruttare meglio le sue qualità. Abbiamo faticato a trovarlo davanti e ha giocato troppo la palla all’indietro, e invece uno come lui deve guardare in avanti».
I numeri danno ragione al tecnico. Nel match di sabato Fagioli è il giocatore che ha corso più di tutti (12,2 km) dietro al solo McKennie (12,6 km), ma gli sono mancati brillantezza negli ultimi metri e probabilmente anche un pizzico di coraggio in più. Ma la prima risposta è stata tutto sommato positiva, soprattutto per la disponibilità a calarsi in un ruolo non propriamente suo, e questo Vanoli lo sa. «Può fare il playmaker, sì, ma credo che il vestito giusto per lui sia quello della mezzala di palleggio. Per adesso deve ripartire dalle cose semplici». Il primo passo per diventare Fagiolone passa proprio da qui. Lo riporta Repubblica.
