
La deadline era fissata per il fine settimana e l’inizio di week end ha portato novità importanti sul futuro di Nikola Milenkovic. Nella giornata di ieri, come riportato da Sky Sport, la Fiorentina ha avuto un incontro positivo con l’agente Fali Ramadani e la sensazione è che ci siano tutte le basi per un rinnovo di contratto e un proseguimento in maglia viola del centrale serbo anche per la prossima stagione. Una notizia incoraggiante, importante che arriva al termine di una settimana in cui Ramadani ha son- dato definitivamente il terreno per sapere se ci fossero i margini per la cessione alle cifre richieste dalla Fiorentina, 15 milioni di euro. E appurato che al di là di semplici interessi nessuna squadra era intenzionata realmente ad acquistare nel breve periodo Milenkovic, ha informato la società viola che ha subito messo sul piatto un rinnovo di contratto che apre una nuova fase della trattativa.
La Fiorentina offrirà al serbo un prolungamento pluriennale a cifre ancora più alte rispetto all’accordo stipulato un anno fa. Milenkovic potrebbe percepire uno sti- pendio vicino ai 3 milioni di euro, tra parte fissa e bonus e diventerebbe il giocatore più pagato della rosa. Una testimonianza economica importante che arriva dopo quella di campo e una fascia da capitano contro il Qatar che sapeva di tutto tranne che di addio, anche se il precedente di Chiesa capitano prima di andare il giorno successivo alla Juve non aveva fatto ben sperare i tifosi. Da capire se insieme al prolungamento sarà inserita anche una clausola che fissi comunque un prezzo di vendita per il futuro.
Il rinnovo sarebbe accolto con grande piacere anche da Vincenzo Italiano che a Moena si era A pesare sulla scelta, come detto è stata però anche l’assenza di offerte: l’Inter si è sfilata presto dalla corsa e non appena ha perso Bremer si è concentrata sul rinnovo di Skriniar; la Juventus è stata vicina ma ha deciso di destinare gli investimenti in altri ruoli e le pi- ste estere come il Tottenham non si sono mai accese definitivamente restando solo dei timidi sondaggi. La possibilità di giocare la Conference League da protagonista in viola nell’anno del mondiale è stato poi il tassello definitivo che ha completato il mosaico. Lo scrive La Repubblica.