Piccoli con Dzeko, attacco pesante per una Fiorentina che vuole essere presente e e incisiva nell’area del Rapid: è questa l’idea che Stefano Pioli si è portato dietro a Vienna, su cui ha riflettuto anche stanotte e se non ci avrà ripensato la porterà all’attenzione del gruppo nella riunione tecnica. Un’idea solida e concreta che prende spunto da quanto fatto dal tecnico parmigiano contro il Sigma Olomouc tre settimane fa: Kean assente allora e assente oggi, Piccoli-Dzeko là davanti con l’ex Cagliari autore dell’1-0.
Allora squalificato per scontare la seconda delle due giornate relative all’espulsione rimediata all’andata dei playoff contro il Polyssia, oggi rimasto razionalmente a Firenze per svolgere allenamenti personalizzati dopo il rientro-lampo di domenica sera a San Siro dall’infortunio subito in Nazionale e cosi’ non solo per questo ha preso quota l’ipotesi del doppio centravanti: due scensari che si ripetono nel progetto di Pioli di ripetere anche il risultato del debutto nella fase campionato di Conference League. E per provarci la Fiorentina si affiderà alla coppia di attaccanti che in questa occasione avrà un palcoscenico tutto suo per mettersi in mostra e, soprattutto, per dare il contributo necessario alla risalita obbligata della squadra viola: che intanto passa dalla conferma in Europa e ribadire il successo del Franchi contro i cechi sarebbe un passo significativo per avvicinarsi con un altro spirito e altra consapevolezza alla partita con il Bologna.
Piccoli con Dzeko: si riparte da qui, novità non novità di rilievo della Fiorentina anti-Rapid e se la coppia viceversa dovesse scindersi prima di cominciare e magari formarsi durante i 90 minuti, primo in vantaggio sull’ex Inter e Roma. Quiei due insieme però vuol dire una cosa: non c’è spazio per il trequartista, a meno di una Fiorentina sfacciatamente offensiva, quindi non c’è spazio per Gudmundsson nemmeno in Conference League: fermo restando che poi diventa l’opzione n. 1 in caso di 3-5-1-1 avendo giocato solo venti minuti al Meazza contro i settanta di Fazzini, può darsi che Pioli si tenga l’islandese per la sfida ai rossoblù di Italiano.
Doppio centravanti e 3-5-2, giusto per ribadire le analogie con il Sigma Olomouc: Fortini più di Dodò in fascia destra, Parisi a sinistra (con l’opzione che venga spostato lo stesso Fortini) al posto di Gosens non convocato per influenza. Ricco, invece il ventaglio di soluzioni per i tre nel mezzo: un posto è di Ndour, uomo di Coppa (suo il gol del 2-0 alla formazione ceca), uno potrebbe essere di Sohm che ha fatto le prove generali nel finale di San Siro, infine o Mandragora a fare il finto regista o Nicolussi Caviglia se serve un regista vero.
Nota di cronaca: prendendo sempre il Sigma Olomouc come punto di riferimento, inserito tra la trasferta di Pisa e la partita al Franchi contro la Roma come il Rapid per la Fiorentina sta tra il Milan fuori e il Bologna in casa, il centrocampo era Mandragora – Fagioli – Ndour: ma Fagioli regista è “esperimento” non riuscito e archiviato. Infine, la difesa a protezione di De Gea: Pablo Mari centrale e gli altri due saranno Pongracic e Viti, favoriti rispettivamente su Comuzzo e Ranieri come scrive Il Corriere dello Sport – Stadio
