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Palladino è sicuro di restare alla Fiorentina anche l’anno prossimo: “Programmiamo il futuro insieme”

Firenze, Stadio Artemio Franchi, 08.05.2025, Fiorentina-Betis, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Palladino è sicuro di restare alla Fiorentina anche l’anno prossimo: “Programmiamo il futuro insieme”

Redazione

24 Maggio · 07:47

Aggiornamento: 24 Maggio 2025 · 07:47

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Dopo la conferenza stampa prima dell'Udinese arriva la conferma che Palladino si sente sicuro del posto in panchina anche l'anno prossimo

È e sarà ancora la Fiorentina di Raffaele Palladino. Più che fare la carte alla partita di domani ad Udine, la conferenza di fine stagione che è andata in scena ieri al Viola Park è servita al tecnico soprattutto per rimarcare il suo territorio. E per ribadire, specie ai più scettici, che l’allenatore viola della prossima stagione sarà lui, l’uomo di Mugnano. Che domani in Friuli, con un successo, spera intanto di centrare al fotofinish un posto in Europa (essenziale, però, sarà anche una confitta della Lazio in casa contro il Lecce) nonché il miglior risultato degli ultimi dodici anni in termini di punti in classifica (65): «Sono convinto che la prossima stagione faremo meglio» è stato il primo, chiarissimo, riferimento al futuro. Tempo verbale usato in tante altre frasi dal mister: «A Firenze mi trovo benissimo e sento la fiducia della società. Invito per questo i tifosi a credere nel percorso che faremo insieme: l’anno prossimo abbiamo grandi obiettivi da raggiungere».

E poi: «Voglio portare la Fiorentina il più in alto possibile, ho dato e sempre darò tutto». L’agenda di Palladino, subito dopo la notte del Bluenergy Stadium, è già scandita: lunedì si vedrà con la società per iniziare a fare il punto sui prestiti (sette in tutto, tolti Gosens – già riscattato – e Bove) mentre il giorno dopo, assieme allo staff, farà il punto su come impostare l’estate. Fondamentale, però, sarà il confronto con l’area sportiva, che dopo avergli per prima garantito il rinnovo dovrà capire quale sarà lo zoccolo duro dal quale ripartire in vista del prossimo anno. Sul tema Palladino non pare avere dubbi: «Dobbiamo ripartire da un blocco di 10-12 giocatori e da lì iniziare a costruire». Tra di loro potrebbe alla fine esserci sia Gudmundsson («La sua stagione è stata positiva, nonostante gli infortuni») che soprattutto Kean, per il quale l’allenatore ha usato parole al miele: «Con Moise c’è stata subito empatia: qualche volta mi ha fatto arrabbiare ma è un ragazzo genuino, che ha bisogno di amore. E a Firenze lo ha trovato. Sul suo futuro deciderà lui assieme al club».

Quello però che Palladino è riuscito a stabilire è stato un rapporto speciale anche con altri elementi della rosa. E l’elenco dei calciatori che, grazie a questi stimoli, sono migliorati è lungo: «È stata una stagione di crescita per tanti: De Gea era un anno che non giocava, Dodo, Gosens e Kean sono tornati in Nazionale e di Moise si parla come uno degli elementi più forti della Serie A, per non parlare della crescita di Mandragora e Parisi. Poi sta a me dare qualcosa in più e far ricredere la gente, anche rispetto a quello che è successo domenica (la contestazione, ndr)». C’è spazio, comunque, a Udine, per sognare la qualificazione alla Conference? Raffaele ci crede ancora: «Abbiamo assaporato di poter fare qualcosa di straordinario lottando fino all’ultimo per la Champions e quando è venuto a mancare questo sogno c’è stata tanta amarezza. Ma abbiamo tante motivazioni, anche se sappiamo che tornare in Europa sarà dura». Lo scrive La Nazione

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