L’ex calciatore e oggi allenatore, Massimo Orlando, parla ai microfoni di Radio Firenze Viola esponendosi sulla gravosa situazione viola, dopo l’ennesima sconfitta di ieri in casa Inter che l’ha lasciata con 4 punti in 9 partite. Queste le sue parole:
“Mi sono ripromesso, dopo l’ennesima conferma ribadita ieri di Stefano Pioli, che fino alle prossime due partite non parlerò più dell’allenatore viola; parlerò delle partite e dell’aspetto tattico. Non si può giustificare una partita come quella di ieri dicendo che si sapeva fosse molto difficile, allora a questo punto cosa ci presentiamo a fare… anno scorso la Fiorentina a Milano ha perso 2-1 ma dette un bel filo da torcere all’Inter, e in casa vinse addirittura 3-0: il punto è che tu puoi perdere qualsiasi partita ma giocandotela. Ieri c’è stato un buon atteggiamento per 60 minuti ma era solo l’attesa del momento in cui l’Inter avrebbe trovato il gol; di nuovo non abbiamo visto uno straccio di idea, di gioco. L’Inter ha giocato praticamente con la difesa dentro la nostra metà campo, non c’è stata una ripartenza, solo calci lunghi su Kean che sì, vince i duelli, ma è sempre da solo; il gioco continua a latitare e sinceramente questi miglioramenti che qualcuno vede io non li vedo affatto. La società abbiamo capito essere lontana, non si sa se il Presidente comunichi o meno, non si sa chi dovrebbe prendere le decisioni, insomma vedo una confusione che fa paura ma siamo comunque alla nona giornata e ancora tutto è recuperabile.
Se vinci con Lecce e Genoa sistemi diverse cose ma in questo momento ho paura anche del Lecce perchè, avendola vista contro il Napoli, penso sia una squadra ben organizzata e con questa Fiorentina che va in difficoltà con la prima situazione, può essere pericoloso: se domenica prendi un gol, sono portati a reagire questi ragazzi? Questa squadra rispetto a quella retrocessa nel ’92 è molto meno forte e con una società quasi inesistente.
La definizione “è la partita della vita o della morte” di Pradè riferita al Lecce? Innanzi tutto penso che Pioli e Pradè non parlino tra loro dato che dichiarano cose diverse, probabilmente è tanta la delusione di Pradè per aver scelto Pioli; comunque non puoi, per rispetto nei confronti della Fiorentina e la sua storia, definire quella di domenica la partita della vita, non siamo all’ultima giornata di campionato, non sono assolutamente d’accordo e penso sia stata un’ulteriore uscita infelice da parte di Pradè, anche se poi il senso c’è perchè non puoi pensare neanche di pareggiare domenica, devi vincere. Mentre Pioli sbaglia a normalizzare una partita che tanto normale non è, comunque sia da una parte che dall’altra non c’è coerenza.
Anche all’interno dello spogliatoio io penso che il messaggio che vuole trasmettere Pioli non venga neanche recepito, dato ciò che si vede in campo. Io all’inizio ho parlato con Pioli e lui davvero ci credeva nel poter arrivare nelle prime quattro posizioni… ora però l’importante è pensare alle prossime due partite per riuscire a portare a casa almeno 4 punti, come minimo, sei sarebbe il top ma nonostante tutto se vedi che le prestazioni però sono sempre le stesse e che la squadra è sempre in difficoltà, per me significa che squadra e allenatore non sono riuscite a trovarsi quindi in questi casi l’unica cosa da fare è cambiare.
Mancini? Non so, io per un eventuale sostituto sarei affascinato da Thiago Motta, mi ricordo che entrò a campionato in corso a Bologna e fece bene, ha un’idea di gioco. C’è anche da dire che questa squadra sia stata costruita male, anche io sono stati il primo a dire che fosse una buona squadra perchè anno scorso abbiamo chiuso con 65 punti, ma in realtà è una squadra che nasce senza esterni offensivi, senza giocatori che saltano l’uomo… io trovo difficile che nel calcio moderno vincere le partite senza qualità; anche se dovesse rimanere Pioli dovrebbe avere la forza di ammettere l’errore del progetto iniziale e cercare di cambiare e stravolgere, magari prendendo due esterni offensivi. Prendere un De Rossi sarebbe un rischio enorme, ha molti pregi ma sarebbe una sfida che Pradè lancerebbe alla tifoseria e in questo momento non se lo può permettere.
Ieri la partita andava a giocare in quel modo ma la mancanza di coraggio è quella che ti porta a prendere palla e farti tornare indietro, questo ti fa capire che l’idea con la quale sono entrati in campo i calciatori viola era quella di portare a casa un punto. Io sono sempre dell’avviso che se giochi bene puoi portare a casa il risultato. Ci deve essere più sostegno e qualità davanti, poi puoi giocare con qualsiasi modulo ma anche lì Pioli non è riuscito a mettere lo stesso modulo più di una volta e questo ti fa capire che non ha ovviamente trovato una quadra. Sohm onestamente nel primo tempo non mi è dispiaciuto, poi se vogliamo recuperare Fagioli devi farlo giocare per 5 partite di fila, Fazzini non lo fai più giocare quasi quindi è difficile poi incidere: Pioli deve avere più coraggio, anche perchè sia il Lecce che il Genoa sono abituate a queste partite, hanno più fame, se le metti sulla corsa, sulla fisicità e sull’episodio diventano pericolose. Il Lecce contro il Napoli ha perso ma si meritava di vincere. Si può solo andare in campo con la testa giusta. Male Comuzzo, male Viti, va bene che non fosse facile però io son convinto che quando sei in difficoltà e non trovi i meccanismi giusti passare con la difesa a quattro sia la soluzione migliore, forse arretrando Gosens e Dodò si sentono più tranquilli anche loro perchè non hanno le forze per attaccare in questo momento. Io cambierei anche in fase difensiva perchè è evidente che tra centrocampo e difesa non c’è la chimica giusta. Quando subisce il gol questa squadra scompare, questa è la cosa più brutta”.
