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Non c’erano idee nella Fiorentina del primo tempo, poi la paura e Pioli non ne ha azzeccata una

Firenze, Viola Park, 25.07.2025, Fiorentina-Carrarese, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Non c’erano idee nella Fiorentina del primo tempo, poi la paura e Pioli non ne ha azzeccata una

Redazione

29 Agosto · 09:59

Aggiornamento: 29 Agosto 2025 · 09:59

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Buon compleanno Fiorentina. Oggi 99 anni, comincia la corsa verso il centenario che Firenze e i tifosi viola trepidare già fa, regalandosi con un 3-2 diciamo estemporaneo (ci sono regali migliori, è vero, ma vista la partita di ieri sera a Reggio Emilia va bene così) la partecipazione alla Conference League per il quarto anno di fi la e questo era possibile solo superando i playoff ai danni del Polissya. Compito svolto e portato in fondo con tanti, troppi problemi dopo il 3-0 dell’andata a Presov in Slovacchia, e la colpa è stata tutta di un primo tempo sbagliato, ingiustificatamente sbagliato, anzi horror, in cui la squadra ucraina ha segnato due gol (il primo già al 2′) e quella viola in preda subito alla sorpresa e poi alla paura non ne ha azzeccata una. Nelle idee che non c’erano, nei passaggi, nella costruzione e nell’ostruzione, e il Polissya quasi non ci credeva di veder servita la possibilità di una clamorosa rimonta su un piatto d’argento. Non facendo niente di eccezionale, ma solo e soltanto applicando le regole basilari del calcio: corsa e pallone verso la porta avversaria in velocità e cercando la precisione.

Così è andato in vantaggio dopo novanta secondi dal fischio l’inizio con Nazarenko sull’uscita di De Gea incontro a Comuzzo, mentre il giovane difensore controllava male il lancio lungo verso l’interno dell’area spianando la strada all’attaccante al più facile dei gol a porta vuota. Stordita, la Fiorentina che aveva cominciato con sei calciatori differenti (Pablo Marí, Viti, Mandragora, Parisi, Fazzini e Dzeko) rispetto alle due formazioni in fotocopia di Cagliari e Presov, non ha avuto la forza di replicare e peggio ancora ha concesso di nuovo il fi anco alla formazione di Rotan, stavolta sulla propria fascia sinistra dove Talles Costa è andato via di tacco a Parisi e il suo cross, respinto di testa fuori area dal centrale ex Monza, è stato scaraventato alle spalle di De Gea da Andriyevskyi con un fantastico sinistro dai 25 metri in mezza giravolta.

Fortuna della Fiorentina che il Polissya non ha più affondato veramente il colpo in quella che era diventata una sfida vera con la qualificazione in bilico e all’intervallo, sotto di due gol, Pioli ha cercato di porre rimedio a una situazione che si era fatta inopinatamente complicata: dentro Gudmundsson e Gosens, fuori Ndour e Parisi. E soprattutto dagli spogliatoi è uscita una Fiorentina un minimo propositiva, con la spina perlomeno attaccata, anche se ha continuato a giocare poco e confusa per larghi tratti, tant’è vero che l’occasione per segnare e mettere fine al timore di sciupare tutto è arrivata solo sull’iniziativa personale di Fazzini: l’ex Empoli s’è fatto cinquanta metri pallone al piede e dopo averne saltati tre o quattro ha colpito il palo con un sinistro da dentro l’area. Era il 9’ di una ripresa in cui però il Polissya è uscito piano piano di scena e e la Fiorentina, senza più nulla rischiare davanti a De Gea, ha sfruttato a dovere la qualità superiore.

Ma ha dovuto aspettare il 34’, quando Dzeko ha protetto palla e servito Gudmundsson, l’islandese ha fatto correre Gosens e il tedesco ha trovato Dodo. Diagonale del brasiliano e giro del mondo concluso sotto le gambe di Kudryk. Il Polissya mollava definitivamente e Gosens, sempre decisivo, confezionava il secondo assist, stavolta di testa sull’angolo di Gudmundsson e stavolta per Ranieri che entrato una manciata di secondi prima faceva centro in corsa (41’). Non era finita: sulla deviazione aerea di Pablo Marí respinta dal portiere ospite, Dzeko anticipava Chobotenko e da zero metri faceva tris. Oggi sorteggio a Montecarlo per conoscere le avversarie della fase-campionato, con in palio gli ottavi e vista su Lipsia, sede della finale il 27 maggio 2026. Lo scrive il Corriere dello Sport

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