La versione di un Paolo Vanoli carpentiere è quella più vicina alla realtà. Non perché il tecnico della Fiorentina abbia cambiato mestiere ma perché la politica di un mattoncino sopra l’altro è quella che ha sposato fin dal suo arrivo al Viola Park. E quello messo contro la Juventus è un bel mattone solido sul quale costruire la salvezza. Punto di partenza significativo, per spirito e atteggiamento, ma anche per aver ritrovato la verve di alcuni elementi imprescindibili. Kean in primis (al quale è mancato solo il gol), ma anche Pongracic (alla migliore partita della stagione) e Mandragora, uno che può sopperire con i suoi gol a qualche mancanza delle punte. Tutte notizie positive, accolte con favore dalla Curva Fiesole che ha chiuso la serata con un «Vi vogliamo così» assolutamente significativo.
Messo il primo mattone, dicevamo, è tempo di aggiungerne altri. Magari da tre punti. Anche perché a dare un occhio al calendario ci si accorge che di ostacoli insormontabili non sembrano essercene da qui alla fine del girone d’andata. Alziamo le mani e chiediamo scusa in partenza a Paolo Vanoli. Si arrabbierà di certo. Vietato guardare troppo avanti. Il nostro ragionamento entra in rotta di collisione con il suo approccio di voler pensare a una partita alla volta. Ma è innegabile che il periodo più difficile (sempre calendario alla mano) sia passato. Anzi, a ben guardare la classifica la Fiorentina affronterà solo una squadra che in questo momento lotta per un piazzamento europeo. E’ la Lazio, sfida con la quale si chiuderà il girone d’andata il prossimo 7 gennaio.
Si comincia con la trasferta di Bergamo, in casa di un’Atalanta (tredicesima) che qualche problema ce l’ha. Poi un’altra trasferta sul campo del Sassuolo, il Verona e l’Udinese in casa prima di Natale, la trasferta di Parma a chiudere il 2025. E poi le due partite di inizio anno con la Cremonese al Franchi (4 gennaio) e la trasferta dell’Olimpico il giorno dopo l’Epifania.
In mezzo tre sfide di Conference League da far bene per chiudere fra le prime otto e rimandare il discorso europeo a marzo. A cominciare dalla sfida all’Aek di giovedì. E tutto sommato il calendario dà una mano anche qui, perché la prossima sfida sarà sempre in casa con la Dinamo Kiev (11 dicembre) mentre l’ultima del girone si giocherà a Losanna (18 dicembre) in una trasferta tutto sommato logisticamente comoda e vicina. Lo riporta La Nazione.
