Quello andato in scena ieri contro la Juventus è stato solo il primo di tanti impegni decisivi che la Fiorentina avrà sulla sua strada fino al termine dell’anno solare. Nello specifico, ancora otto gare – tra campionato e Conference – nello spazio di un mese esatto (dal 27 novembre al 27 dicembre). Un ritmo di un match ogni tre giorni e mezzo poco più grazie al quale, a inizio 2026, sarà molto più chiaro il destino di Ranieri e soci, tanto in Serie A (dove l’obiettivo è allontanarsi al più presto dai bassifondi della classifica) quanto in Europa (dove sarà vitale qualificarsi tra le prime 8 del girone unico per evitare gli spareggi di febbraio).
La settimana che inizia domani, in tal senso, sarà già delicata, visto che in soli quattro giorni la Fiorentina affronterà prima al Franchi l’Aek Atene (giovedì alle ore 21) nella quarta giornata della «fase campionato» della Conference e poi tra una settimana l’Atalanta dell’ex Palladino (domenica 30 a Bergamo alle 18). Per Vanoli sarà un doppio banco di prova anche e soprattutto con il suo curriculum: il neo tecnico viola infatti, se si eccettuano i tornei internazionali disputati quando era ct dell’Under 19 azzurra, non ha mai affrontato da allenatore in prima una competizione europea né si è mai interfacciato con il doppio impegno settimanale (gli anni passati nello staff di Antonio Conte, però, sono stati di certo per lui una palestra importante). Ecco perché sarà vitale un’attenta gestione delle forze a sua disposizione. Una buona notizia dovrebbe arrivare presto da Gonsens, che sta meglio e giovedì contro i greci dovrebbe essere a disposizione almeno per partire dalla panchina. Lo scrive La Nazione.
