Rolly-gol sembra il clone di Vanoli in campo. Scatenato, ‘nero’ dopo un errore del compagno, ma pronto subito a incoraggiarlo, ‘martello’ nell’andare a discutere con l’avversario che magari gli ha fatto fallo. Mandragora vive la partita come un forsennato, sì proprio come fa Vanoli in quella striscia verde fra la panchina e la linea laterale. E così forse anche per un segno del destino ricollegabile a questo loro modo di essere simili nel battersi nei 90 minuti, ieri Rolly ha deciso di consegnare a Vanoli il gol che vale il pareggio. Il punto. La scossa alla squadra che continua a guardare la classifica da una posizione troppo bassa. Gran gol quello di Mandragora. Una rete dal baricentro perfetto per lasciare Di Gregorio vedere la palla appoggiarsi in rete senza poter fare qualcosa.
Rolly-gol è al 3° centro personale dopo 12 giornate. E il tris di reti non è poco, tenuto conto di quanto la Fiorentina sia stata impalpabile da quando è iniziata la stagione. Cagliari, Como e Juventus le sue vittime, con la certezza condivisa insieme ai compagni che lo abbracciavano dopo il gol, che la rete alla Juve (proprio come era stato quando aveva firmato il raddoppio nel 3-0 rifilato ai bianconeri nella scorsa stagione) ha un valore diverso. Lui che la maglia della Juve l’ha indossata. Lui che la Juve non ci ha messo troppo a mollarlo. Lui che adesso, con Vanoli in panchina, vuole mettersi sulle spalle il gruppo e portarlo lontano dalle sabbie mobili. Rolly-gol è una bella storia, nella storia viola che ieri sera sembra essersi rimessa in moto. Gol, grinta e mai un attimo di tregua. Sì, Vanoli e Mandragora sono davvero sovrapponibili. Lo riporta La Nazione.
