Vede l’inferno la Fiorentina. E lo vede da vicino quando il Bologna già in vantaggio di due gol, mette dentro la porta di De Gea un altro pallone per lo 0-3, ma l’arbitro e il Var dicono di no. Vede l’inferno la squadra di Pioli che però quando tutto sembrava precipitare, riesce a rialzarsi e scappare in fretta da una domenica che da incubo si è trasformata in un mezzo sorriso. Due rigori (sacrosanti) per due falli di mano e prima Gud e poi Kean risistemano il punteggio sul 2-2. Non è il momento dei sorrisi in casa viola, certo, ma un bel respiro di sollievo per chi stava precipitando nel baratro.
Il primo affondo è del Bologna (17′) con una conclusione dalla distanza di Miranda e deviazione liberatoria di De Gea. Bologna che ci crede più dei viola, mentre la Fiorentina arranca in fase di costruzione di gioco e di idee. E i rossoblù ne approfittano (26′) passando con Castro (liberissimo in area) grazie a una deviazione-assist involontaria di Marì. La prima ‘apparizione’ della Fiorentina? Al 40′ con una punizione di Mandragora su cui Skorupski si tuffa bene. Il primo tempo si chiude sullo 0-1 e lo stadio che fischia i viola. Inizio di ripresa con giallo. Incursione di Kean, palla che rimbalza nel flipper nell’area piccola e l’arbitro La Penna che fischia rigore per un presunto fallo di mano. Presunto, appunto, perchè al controllo Var la decisione è resettata.
Si riparte e il Bologna, in contropiede firma il raddoppio. Cambiaghi è ben appostato per fare sponda e battere De Gea, sfruttando un rasoterra preciso di Holm. Il Var toglie il tris ai rossoblù (fuorigioco di Orsolini) firmato da Dallinga ma l’episodio accende la contestazione viola. E in qualche modo la partita. Un fallo di mano di Ferguson consegna alla Fiorentina un rigore pesante che Gud mette a segno e regala ossigeno alla squadra di Pioli. Al 93′ ecco il fallo di mano di Bernardeschi. Il secondo rigore e il gol di Kean. Lo riporta La Nazione.
