La prima mossa è stata drastica. Addio difesa a zona sui calci piazzati, Paolo Vanoli ha introdotto subito quella a uomo. Un correttivo significativo, anche se chiaramente si potrà discutere all’infinito di pregi e difetti di una e dell’altra. Ma che la Fiorentina abbia un problema da risolvere urgentemente è cosa nota. La difesa a uomo ha l’effetto di responsabilizzare i singoli nel duello individuale. Si torna all’antico, quando ognuno doveva tenere a bada il proprio avversario. Addio a castelli difensivi, zone e simili.
La Fiorentina di adesso non può permettersi evoluzioni. Anzi, la partita di Marassi ha detto anche che durante la sosta ci sarà da lavorare sul timing della linea, troppo lenta nello scappare all’indietro sulla punizione di Martin che poi ha portato al gol di Ostigard. Palla che arriva da quaranta metri, in Serie A è una lettura facile. Inaccettabile prendere un gol così e comunque è argomento facile da trattare per un allenatore. Gli otto gol presi su palla inattiva dall’inizio del campionato (sui 18 totali incassati) sono un dato enorme da ridimensionare il prima possibile, anche perché ormai certe situazioni sono diventate fondamentali nel calcio moderno.
Argomenti ovvi, scontati, ma la ripartenza firmata Paolo Vanoli è cominciata proprio dalle basi. «Li ho visti giocare come chi lotta per la Champions, ma siamo ultimi». Stilettata che ha lasciato il segno da parte del tecnico. Messaggio chiaro, anche sulle palle inattive c’è da lottare con il coltello tra i denti. Lo riporta La Nazione.
