Fabrizio Lucchesi, ex direttore sportivo della Fiorentina, ha parlato della stagione viola, queste le sue parole a Radio Bruno:
“La Fiorentina paga il prezzo della dura legge dei risultati. Ci sono due chiavi di lettura: da un lato, la stagione può essere considerata positiva, soprattutto se vista come il primo anno di un nuovo ciclo. Dall’altro lato, però, c’è una valutazione più amara, specie se confrontata con gli anni precedenti: le aspettative erano certamente più alte.
Il rinnovo di Raffaele Palladino è una scelta che rafforza l’allenatore e, da questo punto di vista, ha una logica condivisibile. È normale che la decisione finale spetti a Commisso, ma mi auguro che Pradè sia sulla stessa lunghezza d’onda, altrimenti sarebbe un errore grave. Quanto alla tempistica, credo si tratti semplicemente di una coincidenza.
Per quanto riguarda Palladino, credo che abbia qualità e le caratteristiche per fare bene come tecnico. Che sia inesperto è un dato di fatto, ma questa è una valutazione che andava fatta prima: o si puntava su un allenatore con esperienza, oppure si abbracciava da subito un progetto giovane. Una volta scelto Palladino, è giusto dargli continuità, ma sarà fondamentale affiancarlo a giocatori di livello superiore e puntare a una posizione più alta in classifica. Sul mercato la Fiorentina non può permettersi di essere una squadra qualsiasi. Serve un approccio ambizioso, decisioni lucide e pochi errori. L’estate sarà determinante per costruire una squadra all’altezza.”