Antonio Natali, un ex direttore degli Uffizi, ha parlato della questione stadio a La Nazione: “Il vincolo? Non lo conosco nei dettagli, ma se fossi stato soprintendente ne avrei deciso uno analogo nella sostanza anche io. Intervenire sulle curve? Sarebbe come dire che siccome gli Uffizi non sono più in grado di accogliere tutti i visitatori, allora si deve costruire un terzo piano. Oppure che si aggiungono dieci versi all’Infinito di Leopardi perché così è troppo corto. Non si può fare e basta, sarebbe antistorico. Quell’impianto deve restare un punto fermo. Quali potrebbero essere le prospettive? Uno stadio per la grande atletica come per il rugby internazionale, per esempio. Ma è un dibattito che andrebbe approfondito nelle sedi e con gli interlocutori giusti. Costruirci delle case? Io ne sostengo l’utilizzo sportivo, finché possibile. Non riesco a capire cosa significherebbe portare altre funzioni nella magnifica struttura di Nervi. Il Campo di Marte è la nostra cittadella dello sport”.