Kean abita a Firenze non lontano dal centro, gira con la sua Lamborghini, non nega un sorriso, un autografo, una foto a chi lo idolatra e lo aspetta pazientemente fuori dal Franchi dopo le partite interne. Mezzora è per chi lo ama e paga il biglietto. E questo non è da tutti.
Kean, lo dice chi gli sta vicino e ne ha vissuto l’evoluzione, è stracambiato. E’ più maturo, responsabile, sicuro di sè. Merito di Palladino che gli ha dato la fiducia e gli ha fatto capire che mezzi ha e dove può arrivare. Lui ha ripagato tecnico e compagni con super prestazioni e tanti gol. «Firenze mi ha fatto rinascere», il suo pensiero ricorrente. A Firenze, dove si è ritrovato con l’amico Zaniolo, esce, ma con moderazione. E’ papà di Marley che ha poco più di un anno e mezzo.
Quando può si dedica a lui e ha ripreso il rapporto con la fede alla quale sua mamma, a cui è legatissimo, teneva quando Moise era piccolo. «E da quando sono alla Fiorentina, la fede l’ho messa ancora più in pratica perché ho deciso di cambiare molte cose», ha detto in una recente intervista. Ma gran parte del tempo libero l’attaccante lo dedica alla musica. Dio e rap, il suo modo per caricarsi e per segnare valanghe di gol. Lo scrive La Gazzetta dello Sport