Solo il campo dirà se il calendario che adesso ha davanti a sé la Fiorentina può considerarsi in discesa eppure, sulla carta, per i viola il peggio sembra passato: archiviato lo scontro diretto con la Roma, adesso la squadra di Palladino ha sulla sua strada ancora altre quattro partite prima della sosta di novembre – la penultima di questa stagione – tre di campionato e una di Conference con addirittura un trittico impegni consecutivi lontano dalle mura amiche.
Quella che infatti inizierà giovedì prossimo sarà una settimana itinerante per i viola, che tra tre giorni saranno di scena a Marassi contro il Genoa poi la domenica successiva si sposteranno a Torino per affrontare i granata mentre 72 ore dopo voleranno a Cipro, dove a Nicosia il giorno successivo è previsto il match di Conference con l’Apoel.
Il tour de force della squadra si esaurirà quindi il 10 novembre, quando la Fiorentina chiuderà il suo mini-ciclo di gare al Franchi affrontando il Verona. In teoria, dunque, quelli che ha davanti a sé la truppa viola sono tutti impegni abbordabili contro formazioni di caratura tecnica inferiore eppure, mai come adesso, sarà vietato abbassare la guardia. Anche perché difficilmente i lungodegenti che anche con la Roma erano ai box riusciranno a tornare a disposizione: non di certo Gudmundsson (atteso dopo la sosta) né Pongracic (i cui tempi di recupero sono sconosciuti). Qualche speranza in più per Mandragora, che potrebbe puntare il match con i gialloblù per tornare tra i convocati. Lo scrive La Nazione.