Torna l’Europa e il pensiero corre a Edin Dzeko. Quello della Conference è il terreno su cui il numero 9 viola si è mosso meglio da quando è a Firenze e dove è riuscito a dare il proprio contributo grazie a due reti in quattro presenze, fra qualificazioni e girone. Dopo gli zero minuti domenica scorsa contro la Juventus, domani sera con l’AEK Atene toccherà a lui, ancor più se Paolo Vanoli dovesse – come sembra – fare a meno di Piccoli, in forte dubbio per un problema alla caviglia. A quel punto la candidatura di Dzeko diventerebbe sempre più forte, con Kean che merita riposo.
La sua esperienza a livello internazionale può trascinare la Fiorentina che non può permettersi di trascurare questa Coppa, se vuole rimanere aggrappata a un obiettivo ambizioso che adesso la Serie A non garantisce più, visto che i viola sono ultimi in classifica insieme al Verona e per risalire sarà un lungo percorso. Quella di domani sera per Dzeko, può essere un’ultima chiamata, quella giusta, anche per rilanciarsi in modo prepotente in campionato dove c’è bisogno di lui. E il bosniaco è motivato al massimo da questo punto di vista perché vuole aiutare la squadra a tirarsi fuori dalle sabbie mobili anche grazie al peso specifico che ha nello spogliatoio, per la sua carriera e per il rispetto che ha da parte dei compagni. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.
