Il bilancio degli scontri diretti fra i due allenatori – oggi niente stretta di mano in campo: il Gasp è squalificato – è un urlo di rabbia di Palladino: 4-0 per il maestro, ma in qualunque mestiere un allievo vive per avvicinarsi a chi gliel’ha insegnato con l’esempio. E per un giovane tecnico ambizioso come lui sarà un incentivo in più. Intanto, sembra aver ritrovato la quadratura della squadra tornando alla difesa a tre che gli ha ispirato proprio Gasp, con un 3-5-2 che ha alzato il livello di solidità e qualità del centrocampo.
Un sistema che, proposto da altre avversarie, in passato è stato indigesto all’Atalanta, per di più senza lo squalificato Ederson. Ma proprio per questo Gasperini ha lavorato sul perfezionamento degli equilibri fra fase difensiva, meno “scoperta” grazie a un blocco squadra più basso, e la necessità di non penalizzare il proprio dna offensivo. La classifica chiede a entrambe di cercare la vittoria: la Fiorentina per recuperare il terreno perduto in chiave Europa; l’Atalanta, ancor più che per nutrire il sogno scudetto, per non superare il vantaggio nella corsa Champions: le vittorie di ieri di Bologna e Juventus impongono un segnale di risposta. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.