Adesso si respira la paura. Adesso non ci sono più attenuanti, speranze, valutazioni sulle teoriche potenzialità. La Fiorentina non c’è, semplicemente. Non gioca a calcio, non corre, non difende, non capisce i momenti della partita. Una squadra che non esiste. E se vuole rimettersi davvero in corsa per la salvezza, ora che è ultima da sola dopo la vittoria del Verona, deve essere conscia della drammatica situazione.
Ripetiamo il concetto: la Fiorentina non esiste. La sconfitta di ieri contro il Sassuolo è come un encefalogramma piatto associato a un elettrocardiogramma preoccupante: testa e cuore non mandano segnali in un momento delicatissimo e decisivo.
Al Mapei Stadium la partita si era pure messa bene: il Sassuolo ha iniziato a marce basse, un regalo di Muric ha mandato Mandragora sul dischetto, il gol ha ulteriormente caricato i caldissimi tifosi viola. Insomma l’avvio ideale. Peccato che la gara della Fiorentina sia finita lì: nove minuti e poi ciao a tutti e ci vediamo alla prossima. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.
