“Ristrutturiamo il Franchi, facciamo sì che resti la casa della Fiorentina – hanno detto nel loro appello al Corriere Fiorentino Gino Zavanella, uno degli architetti più esperti nella costruzione di impianti e Fulvio Giraldi, collega fiorentino – o farà la fine del Flaminio. Sfruttiamo il tempo che i tifosi non potranno andare allo stadio per trovare moderne soluzioni, il Franchi potrebbe divenire un simbolo”.
“Gli stadi nuovi danno una marcia in più ai club, la nostra burocrazia ha dei tempi biblici. Per fare lo Juventus Stadium – ha detto Zavanella – abbiamo impiegato 7 anni, per il Dall’Ara siamo tutti d’accordo ma il tempo passa. Con la Soprintendenza abbiamo deciso di salvare la torre, il muro di mattoni con l’arco, il salone e la statua che è il cuore dello stadio”.
“Il progetto del Franchi che abbiamo pensato con Gino è stato facile, mantenere la struttura e trasformarlo in uno stadio moderno, se lo riportiamo alla forma originaria togliendo le aggiunte degli anni ’90 è facile ricollocare gli spazi. Questo progetto prevede 44 mila posti coperti e 50 mila metri quadri dedicati ai servizi”.