Che nella sciagurata stagione del Pescara, che ormai ha assunto i tratti grigi di una triste ed inesorabile discesa verso la serie cadetta, la pazienza dei tifosi fosse giunta al limite, con contestazioni, cortei, curva spogliata dei tradizionali vessili ed infine disertata, era evidente già da tempo. Tuttavia, nello sport come nella vita quotidiana, esiste un limite a tutto… E questo limite è stato ampiamente superato la scorsa notte, per la precisione alle ore 3.30, quando un manipolo di “tifosi” ancora non identificati ha dato alle fiamme le due macchine parcheggiate all’interno della villa del presidente Daniele Sebastiani.
Episodio di una gravità inaudita che, oltre alle inevitabili conseguenze giuridiche, avrà una ripercussione anche sull’aspetto sportivo che, però, di fronte alla portata di tali eventi passa comprensibilmente in secondo piano. Il numero uno degli abruzzessi infatti, recandosi a denunciare l’accadduto, lascia trapelare un commento amaro che getta ombre minacciose sul futuro dei pescaresi: “Sono indignato. A fine anno lascio la società“.