In casa Fiorentina è tornato l’ottimismo dopo i tre risultati utili consecutivi messi a segno contro Juventus, Atalanta e Milan a San Siro. Ed è fondamentale per la Fiorentina cavalcare questo entusiasmo e questa positività che si respira per concludere il campionato con una qualificazione europea, soprattutto considerando il clima e l’aria che si respirava fino a poche giornate fa quando la stagione della squadra di Palladino sembrava già finita visto il momento di forma della squadra e il calendario che sembrava impossibile con 4 big match uno dietro l’altro.
Eppure la Fiorentina in questo filotto tostissimo sembra aver ritrovato identità e vigoria e di conseguenza è tornata a sognare un posto nell’Europa che conta. Anche perché calendario alla mano la fiorentina adesso dovrà giocare 3 partite con squadre inferiori come Parma, Empoli e Cagliari; mentre le competitors per l’Europa saranno piene di scontri diretti nelle prossime giornate a partire dal derby tra Roma e Lazio settimana prossima.
L’unico problema per la Fiorentina è proprio che i momenti migliori della stagione sia per risultati sul campo che per l’entusiasmo in città si sono vissuti proprio quando la Fiorentina ha dovuto affrontare un filotto di partite contro le big. Come per esempio ad inizio stagione, quando dopo 3 pareggi con Parma, Venezia e Monza la Fiorentina nel giro di 6 partite ha dovuto affrontare Atalanta, Lazio, Roma e Milan ed ha svoltato la propria stagione vincendone 3 su 4.
Anche dopo il malore di Bove è la prima crisi accusata dalla squadra, sembrava che l’acquisto di Folorunsho per rimpiazzare Bove avesse risolto i problemi proprio perché la Fiorentina aveva vinto in casa contro l’Inter e all’Olimpico contro la Roma. Al contrario i momenti di crisi sono arrivati tutti quando il calendario sembrava agevole come le sconfitte consecutive contro Como e Verona, o il solo punto raccolto tra il Monza e il Torino o i tre pareggi di inizio stagione.
Proprio per questo adesso per la squadra di Palladino serve restare con i piedi per terra, sicuramente le ultime partite ci hanno mostrato una squadra diversa per spirito e gioco, molto più arrembante e propositiva. Ma troppe volte quest’anno i viola hanno mostrato identità contro le big e poche idee contro le piccole; inoltre con gli avversari più facili rimasti in calendario (Parma, Empoli, Cagliari, Venezia e Udinese) la Fiorentina ha raccolto solo 6 punti su 15 nel girone di andata.
Per dirsi guarita la Fiorentina dunque dovrà superare la prova del 9, cioè fare nove punti (o almeno sette) nelle prossime tre per andare all’Olimpico a giocarsela con una classifica e soprattutto una consapevolezza da grande squadra.