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Ferrara: “Iachini in confronto a Palladino era Zeman, il rinnovo una scelta divisiva e inspiegabile”

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Ferrara: “Iachini in confronto a Palladino era Zeman, il rinnovo una scelta divisiva e inspiegabile”

Redazione

10 Maggio · 11:26

Aggiornamento: 10 Maggio 2025 · 11:26

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Il noto giornalista Benedetto Ferrara ha commentato sulle pagine della Nazione il momento della Fiorentina dopo l’uscita dalla Conference League:

Esistono eroi come Robin Gosens, uno che ci credeva per davvero, che ha dato l’anima e due gol per portare la sua squadra in semifinale. O De Gea, che con le sue manone ha evitato il peggio senza poter far niente per evitare l’eliminazione. Poi esistono eroi al contrario, tipo Nicolò Zaniolo, in campo quindici minuti con all’attivo zero palloni toccati. Non è mai facile riuscire in un’impresa del genere. Per non dire delle due giornate di squalifica prese per una bizza a tempo scaduto all’Olimpico.

Poi c’è Palladino a fine partita, che parla come parlerebbe Chat gpt: “Ringrazio i ragazzi che hanno dato tutto quello che avevano”. E forse è questo il problema. Quel tutto non era un granche. Certo, la Fiorentina ci teneva a giocare la sua terza finale, su questo zero dubbi. Ma siccome questa era la prima vera sfida europea di una Coppa che da settembre a metà aprile ha il fascino di un film con Lino Banfi alla notte degli Oscar, possiamo dire che la Fiorentina deve crescere ancora e non poco se vuole diventare davvero ambiziosa.

La battuta più facile da tirare fuori in questo casi sta in una presunta buona notizia: questa eliminazione evita alla Fiorentina di perdere la terza finale consecutiva. Ma siccome nel calcio non si sa mai, la cosa non ci rallegra affatto. Comunque ieri è stata una giornata moralmente caotica. E possiamo dire che il contratto rinnovato a Palladino dalla società non ha aiutato i tifosi a lenire il dolore. Una scelta divisiva e per certi versi inspiegabile, visto che il tecnico aveva già un altro anno di contratto. Nessuno ha mai pensato seriamente che Commisso avrebbe licenziato il suo allenatore. Quello che dal punto di vista del gioco ricorda più da vicino l’amatissimo lachini, che però per coraggio e fantasia in confronto a lui era Zeman.

Ma le scelte di chi ci mette i soldi vanno sempre rispettate. E comunque Palladino può sempre arrivare in Europa, quindi evitiamo tragedie greche e eccessive drammatizzazioni. Il tecnico sta facendo scuola, nel senso che sta imparando. Ha forse senso ricominciare ogni volta tutto da capo? Magari si evolve, come è normale che sia. Decide di provare reali alternative al lancione per Kean. Sempre che Kean resti a Firenze. Già, il punto è questo e riguarda il prossimo mercato della Fiorentina, che va ben oltre il presunto caso Palladino. Il fatto è che adesso c’è ancora troppa delusione in circolo per immaginare ciò che sarà. Restano tre partite di campionato per un verdetto definitivo.

E si inizia da Venezia-Fiorentina, cioè il derby dell’overtourism, la sfida tra le capitali mondiali del B&B. Come si dice: Venezia è bella ma non ci vivrei, Firenze è bellissima ma i fiorentini dove sono finiti? Già in laguna capiremo se la squadra viola domiciliata a Bagno a Ripoli sarà in grado di reagire a un giovedi nero. Coraggio gente, ricordate che in amore capita anche di soffrire. Ma forse ve n’eravate già accorti.

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