Il terzino destro della Fiorentina Dodò ha parlato a Dazn intervistato da Valon Behrami, queste le sue parole:
“Il mio valore sui tiri troppo basso sui videogiochi? Ma non è vero che sono cosi male (ride ndr), io tiro bene, la verità è che io devo fare assist e non tiro mai ma se capitasse l’occasione certo che tiro in porta e vedete come tiro bene. L’infortunio mi ha fatto lasciare tante cose, due giorni prima dell’infortunio mi aveva chiamato l’allenatore del Brasile che mi annunciava la convocazione, ho parlato con la mia famiglia ed ho detto che dovevo recuperare veloce, mi allenavo a casa, mattina e pomeriggio, facevo doppio allenamento perchè volevo recuperare presto.
Ho imparato a marcare esterni forti in Champions, contro giocatori come Vinicius, lascio loro lo spazio sull’esterno, se li aspetto fermo al 100% mi saltano. Grande difficoltà ho trovato nel marcare Leao, perchè ha un passo difficile, con lui devo farlo stare di spalle e non farlo girare, se lui si gira va in porta.
Il Brasile per me è un obiettivo, non è un sogno perchè ci sono già arrivato. Vorrei il calcio al volo di Maicon, le qualità difensive di Cafù perchè in difesa lui era fortissimo e vorrei la tecnica di Dani Alves. Se dovessi fare una classifica metto Cafù al primo posto perchè ha vinto il mondiale, poi Dani Alves e poi Maicon.
Palladino mi ha fatto arrivare in un livello di gioco che non mi aspettavo cosi velocemente, mi ha detto che avevo una corsa incredibile e che dovevo giocare di palleggio anche a centrocampo cosi per andare più velocemente in attacco. Fonseca mi ha aperto un mondo, mi ha mandato in prestito in Portogallo per farmi giocare e farmi arrivare poi pronto allo Shakhtar, al Vitoria Guimaraes è stato un anno bellissimo, poi De Zerbi mi ha fatto giocare a centrocampo perchè voleva che io giocassi come i migliori al mondo cosi che potessi avere qualcosa in più rispetto agli altri terzini. Con Italiano invece mi ha aiutato con la testa cosi come ce l’ho ora, mi ha dato mentalità, non mollare mai durante la partita, con lui mi sono trovato molto bene. Lui mi ha fatto andare a mille all’ora”
Dopo lo Shakhtar volevo la sicurezza di essere comprato da qualcuno perchè non volevo tornare in Ucraina per non mettere a repentaglio la sicurezza della mia famiglia. La Fiorentina non ho mollato un attimo ed ha fatto di tutto per comprarmi. Per me la fascia da capitano è stata una grandissima emozione e un grande onore, non pensavo me la lasciassero contro la Lazio, quando la indossi devi dimostrare qualcosa in più in una piazza come Firenze. I capelli viola sono arrivati dopo un 5-0 e poi ho fatto anche gol con quei capelli.
Ho fatto una scommessa con Kean appena lui è arrivato alla Fiorentina quest’estate, mi ha detto che se avessi fatto 8 assist mi avrebbe regalato una vacanza, devo ancora fare il primo assist, gli ho regalato tanti assist ma ancora non ha fatto gol. Mi ha detto che posso andarci con tutta la mia famiglia dove voglio”