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Corriere Fiorentino: “Italiano soffre il rapporto con la piazza ma quando sente il suo nome si commuove”

Firenze, Stadio Artemio Franchi, 11.02.2024, Fiorentina-Frosinone, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Corriere Fiorentino: “Italiano soffre il rapporto con la piazza ma quando sente il suo nome si commuove”

Redazione

10 Maggio · 12:57

Aggiornamento: 10 Maggio 2024 · 13:09

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Italiano acclamato a Peretola quando è sceso dall'aereo proveniente dal Belgio in seguito al raggiungimento della finale

Sta diventando una piacevolissima abitudine. Un rito collettivo, che negli ultimi dodici mesi si è ripetuto con una frequenza mai vista prima. Era successo dopo il trionfo di Basilea che aveva regalato ai viola la finale di Praga e nella notte tra mercoledì e giovedì c’è stato il bis. Erano in più di 300 ad aspettare la squadra di rientro da Bruges per omaggiarla per la seconda finale europea consecutiva. Roba che non si vedeva dal biennio 1960-61 e 1961-62, con la speranza che stavolta l’epilogo sia diverso rispetto a dodici mesi fa. L’impresa però resta e i tifosi hanno comunque voluto festeggiare. Erano quasi le 2 di notte quando giocatori, dirigenti e staff sono sbucati dal terminal arrivi dell’aeroporto di Peretola e ad accoglierli hanno trovato una specie di mini curva Fiesole. Bandiere, sciarpe, fumogeni, cori per tutti. Il più acclamato? Vincenzo Italiano. Il condottiero di questo gruppo che in questi mesi ha sofferto tantissimo per le critiche ricevute e per un rapporto ormai logoro con la piazza che l’ha convinto (insieme ovviamente a valutazioni di natura tecnica) a considerare concluso il suo ciclo a Firenze. «Vincenzo Italiano eeh ooh», il coro urlato più e più volte e chi lo conosce sa quanto possa avergli fatto piacere. Del resto, l’ha raccontato lui stesso: «Io lavoro per dare gioia alla gente e vederla felice è la mia più grande soddisfazione». Per questo ha vissuto male e vive male il malcontento di parte della tifoseria ma allo stesso tempo, quando sente cantare il suo nome o quando assiste a scene come quella dell’altra sera è capace anche di commuoversi. Lo scrive il Corriere Fiorentino.

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