Anche il presidente Commisso, seppur a distanza, è rimasto costantemente informato e pronto a rientrare a Firenze per dare sostegno e compattezza all’ambiente viola. Fanno sapere dal Viola Park, niente di diverso da quella che è la vita al centro sportivo, dove i confronti sono quotidiani e a più livelli. Ma che stavolta fossero soprattutto più necessari, non ci sono dubbi.
Il confronto interno era inevitabile visto l’avvio di stagione ben al di sotto delle aspettative, soprattutto alla luce di un mercato che aveva alimentato ambizioni e fiducia. Le delusioni di Pioli e della squadra si sono riflesse anche nei tifosi,che contro il Como hanno espresso apertamente la propria rabbia con fischi e cori di contestazione. La Curva Fiesole, sostenuta dal resto dello stadio, ha dato voce a un malcontento amplificato da social e media locali, rendendo ancora più evidente la distanza tra i proclami estivi e i risultati reali ottenuti in campionato e in Conference League.
In questo clima di tensione, la priorità diventa ritrovare una direzione chiara e soluzioni concrete per invertire la rotta. L’unico antidoto alla contestazione è rappresentato dalle risposte sul campo, attraverso un’identità di gioco solida e prestazioni convincenti. Pioli e la squadra devono compattarsi e dirsi, giorno dopo giorno, che la Fiorentina non può rimanere quella vista nelle prime quattro giornate: solo così sarà possibile riconquistare fiducia, entusiasmo e il sostegno della piazza. Lo scrive il Corriere dello Sport.