Sospiro di sollievo, fiducia: e ora calma e pazienza. Ora che Kean è tornato a Firenze (ieri pomeriggio una volta conosciuti i risultati della risonanza magnetica a cui si era sottoposto in mattinata a Udine:
«Gli esami strumentali effettuati – è scritto sul sito della Federcalcio – hanno infatti accertato che l’attaccante della Fiorentina non ha pienamente recuperato dall’infortunio alla caviglia destra occorsogli in occasione della gara di sabato con l’Estonia e non è quindi a disposizione per la partita con Israele») e da oggi sarà di nuovo al ViolaPark.
Moise è venuto via lasciando in dote il gol con cui ha spianato la strada alla vittoria dell’Italia a Tallinn e con una promessa. «Nessuno può stoppare ciò che Dio sta per farti fare, tornerò molto presto. Forza azzurri». Scritta su Instagram, perché rimanga a futura memoria delle intenzioni nel momento in cui ritroverà il commissario tecnico Gattuso e l’Italia.
Intanto, Pioli e la Fiorentina si riprendono il proprio centravanti, contenti di aver vissuto un brutto spavento durato un paio di giorni scarsi e rassicurati dall’esito della risonanza magnetica che ha escluso danni seri alla caviglia, anche se questo non è bastato a tenere Kean a Udine: dopo un consulto tra lo staff medico della Nazionale e quello del club viola è stato appunto deciso che Moise venisse via dal Friuli per far rientro a Firenze.
Nessun rischio da correre, per la dinamica dell’infortunio e per il dolore che ancora si fa sentire, ma soltanto buon senso per una decisione attesa che comunque archivia con danno limitato una situazione che poteva riservare ben altre conseguenze al calciatore della Fiorentina. E ora, però, calma e pazienza. Vero che si sta profilando il Milan all’orizzonte per Ranieri e compagni, vero che gli accertamenti specifici hanno ridimensionato al minimo o quasi l’infortunio, ma al centro sportivo di Bagno a Ripoli non esiste alcuna volonta di accelerare i tempi, perché sono più ridimensionato al minimo o quasi l’infortunio, ma al centro sportivo di Bagno a Ripoli non esiste alcuna volonta di accelerare i tempi, perché sono più noti che immaginabili i guai che deriverebbero da una possibile ricaduta.
Kean salta il Milan come adoggi è quasi sicuro? Nessuna forzatura. Sarà valutato per la settimana e la partita successive (giovedì 23 il Rapid a Vienna per la seconda giornata della fase campionato di Conference).
A maggior ragione se esiste – come esiste – un percorso clinico da seguire per risolvere del tutto il problema. Percorso già definito dall’area medica del Viola Park, che prevede subito terapie e riposo per eliminare il dolore che ancora insiste, evitando soprattutto sollecitazioni dopo la distorsione rimediata a Tallinn. Un programma giorno per giorno della Fiorentina per Moise, e per adesso vale per questa settimana, ma come detto non essendoci state per fortuna fratture o lesioni a carico della caviglia, sara soltanto la verifica quotidiana a modellare il programma stesso definendo il punto d’arrivo dello stop. II Milan è troppo vicino comunque e, seppur nulla si possa escludere, è improbabile la presenza del numero 20 viola a San Siro. Lo scrive il Corriere dello Sport.