Moise resta Moise Kean, anche dopo il rinnovo a cifre da top player o quasi dopo aver dimostrato di poter esserlo grazie ai 25 gol messi a segno nella passata stagione in viola. Roberto Piccoli è comunque Roberto e adesso si prende tutta la curiosità che era su Kean dodici mesi fa. Inevitabile se sei arrivato al peso di venticinque milioni e di aspettative – non solo per l’investimento – che, a quasi venticinque anni, si sono automaticamente e forse giustamente alzate ai livelli più alti. Aspettative della Fiorentina, di Firenze e, perché no?, sue. Mille e un motivo per iniziare stasera. Il debutto dei viola al Franchi, di fronte all’avversario più quotato del lotto, nell’attesa di una città e di una tifoseria che a loro volta vorrebbero cominciare a sognare in grande, rappresenta un’occasione ghiotta.
Sette partite ha disputato Piccoli contro il Napoli: solo un pareggio (0-0 all’ultima giornata del campionato 2023-24 sul terreno del Maradona con la maglia del Lecce), un solo gol quando giocava a La Spezia (2020-21), reso del tutto innocuo dal 4-1 azzurro al “Picco”. Cambiare il corso delle cose significherebbe tanto e non per le statistiche. Lo riporta il Corriere dello Sport.