
Alla fine Vincenzo Italiano ha avuto l’imbarazzo della scelta per decidere la punta centrale da schierare domani all’Olimpico come antidoto alla crisi del gol e, soprattutto, alla mancanza di concretezza che impedisce alla Fiorentina di raccogliere di più per quanto costruito, o almeno in proporzione. E di questi tempi e di queste situazioni (di classifica) è una buona notizia per il tecnico viola.
Jovic, Cabral, Kouame già adat- tato nel ruolo e Nico Gonzalez che stuzzica l’allenatore siciliano come risorsa da centravanti: il reparto offensivo torna ad essere numeroso e ricco in tutti i suoi componenti, e questo appunto consentirà soluzioni ponderate e non forzate, nonché di adattarle durante la gara stessa. Soluzioni che diventeranno scelte oggi dopo l’allenamento di rifinitura, ma a ieri l’ipotesi prevalente era quella con uno tra Kouame e Nico Gonzalez a fare la punta di riferimento, Bonaventura ovviamente sulla tre quarti e Ikoné esterno insieme a chi tra i due non giocherà centravanti.
Sempre che alla fine non torni in auge Jovic. Più lineare il discorso che riguarda difesa e centrocampo, seppur nel contesto di un paio di ballottaggi che ovviamente rimangono. Quarta è di nuovo pronto dopo la sublussazione alla rotula subìta contro la Sampdoria in Coppa Italia, ma almeno all’inizio dovrebbe lasciare spazio a Milenkovic e Igor con Dodo (in leggero vantaggio su Venuti) e Biraghi sulle fasce, mentre nel mezzo è possibile che vada a riformarsi la coppia Amrabat-Mandragora che bene aveva fatto prima della sosta del campionato. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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