Quattro campionati fa bastarono 31 punti alla Salernitana per salvarsi. Alla 14ª giornata ne aveva 8 (2 più della Fiorentina di adesso) ma 8 erano anche alla fine del girone d’andata, seppure con una partita in meno per il caso-Covid con l’Udinese, partita poi vinta dalla squadra di Salerno nel recupero. Nelle 19 gare del girone di ritorno, i miracoli di Sabatini sul mercato e di Nicola sul campo permisero ai campani di fare 20 punti e mantenere la categoria. Tanto per aggiungere un dettaglio, a inizio aprile era ancora a -9 dalla zona salvezza. È a questa storia che la Fiorentina può aggrappare le sue speranze, anche se pure l’anno seguente bastarono 31 punti, però con uno spareggio finale, per restare in Serie A. Spezia e Verona arrivarono alla stessa quota in terz’ultima posizione, si salvò la squadra che oggi incontra proprio i viola. Più di recente per restare in A ci sono voluti 36 punti (Cagliari ed Empoli nel 2023-24) e 34 (Lecce l’anno scorso).
Per evitare sorprese sgradevoli – tanto ce ne sono state poche finora al Viola Park – la Fiorentina dovrebbe puntare a quota 36 punti. Vuol dire che ne servono 30 in 24 partite. Per farcela ha sei possibilità, che diventeranno concrete solo se la squadra di Vanoli inizierà a svegliarsi. La prima: 10 vittorie e 14 sconfitte. La seconda: 8 vittorie, 6 pareggi e 10 sconfitte. La terza: 6 vittorie, 12 pareggi e 6 sconfitte. La quarta: 5 vittorie, 15 pareggi e 4 sconfitte. La quinta: 4 vittorie, 18 pareggi e 2 sconfitte. La sesta: 3 vittorie, 21 pareggi e 0 sconfitte. Se qualcuno pensa che sia presto per mettersi a fare i conti, è sufficiente che dia un’occhiata alla posizione e ai punti in classifica della Fiorentina per capire che in realtà è meglio contare fin da oggi. Ultima con 6 punti, ma così ultima che se questo pomeriggio vincesse la sua prima partita in campionato resterebbe ancora in fondo. E allora, che tabella sia. Abbiamo preso in esame la seconda ipotesi, quella dei 30 punti da conquistare con 8 vittorie e 6 pareggi. Otto vittorie in 24 partite per una squadra che in 14 non ne ha vinta una sono tante davvero. Come abbiamo visto ci sono pure le alternative, ma restano lo stesso complicate per una squadra che versa in pessima salute.
La Fiorentina deve obbligatoriamente risollevarsi subito. Perdere ancora tempo giocherebbe solo a suo sfavore. Deve soprattutto prendere il massimo dei punti negli scontri diretti, almeno da quelli che giocherà al Franchi. Cominciando oggi contro il Verona. La squadra di Zanetti ha tre punti in più di quella di Vanoli, al terz’ultimo posto il Pisa a 10: la zona-salvezza per i viola è a -8. Una sconfitta oggi li farebbe sprofondare, un pareggio li lascerebbe sempre ultimi da soli, una vittoria li lascerebbe sempre in fondo alla classifica, però in compagnia del Verona e del primo sorriso di questo campionato. La Fiorentina deve vincere in casa anche se il Franchi, un tempo vero fortino, è diventato terra di conquista. Deve prendere i 3 punti contro Verona, Cagliari, Torino, Pisa, Parma e Genoa. Non ci sono alternative. Deve anche racimolare altri successi contro Udinese e Sassuolo e qualche volta deve pareggiare in trasferta, pure su campi che oggi sembrano proibitivi per i viola, come quelli di Cremona e Como. Ma è da questo pomeriggio che capiremo se non tutto, tanto di quanto è scritto nel futuro della Fiorentina. Dopo la vittoria di giovedì sulla Dinamo Kiev, un altro passo falso rischierebbe di far saltare il banco. Lo riporta il Corriere dello Sport.
